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Italia: contestata la Festa delle forze armate
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A Roma, in concomitanza la parata militare che si è svolta in via dei Fori Imperiali, un gruppo di Disobbedienti ha organizzato una manifestazione pacifica in via Labicana, vicino al Colosseo che ha portato al fermo di 11 attviste per l'identificazione con la denuncia di "aver cercato di impedire lo svolgimento della parata con bandiere della pace". Sul Lungotevere, da ponte Milvio fino a Ponte Umberto I si sono dati appuntamento i pacifisti confluiti nel forum "Roma città aperta alla pace" con scene di morti al suono della sirena e con lo sbandieramento dei ponti della città. Tra le immagini dell'iniziativa Ponti di pace, promossa dalla Rete Lilliput, rimangono rimangono fiori, maschere bianche e un gruppo di tamburelli. Al presidio dell'assemblea romana contro la guerra i carabinieri hanno caricato i pacifisti giustificando che con i palloncini che dovevano alzare lo striscione avrebbero violato lo spazio aereo. Polemiche sul caso delle immagini del fermo di due manifestanti sequestrate a una troupe di La7 che saranno trasmesse nei Tg dell'emittente. L'emittente ha denunciato i modi bruschi del funzionario della Ps che ha dapprima strappato la telecamera dalle mani dell'operatore e poi ha sequestrato la cassetta.
A Milano si è tenuta un azione dei gruppi milanesi Bastaguerra e Gruppo di Azione Nonviolenta che durante la cerimonia dell'alzabandiera hanno oltrepassato lo spazio delimitato per la cerimonia con le mani alzate e cartelli appesi al collo con la scritta "Basta guerra, basta morti". Su uno striscione si poteva leggere "l'Italia ripudia la guerra: l'articolo 11 della costituzione" davanti ai pennoni, affiancato da bandiere della pace e da uno striscione inneggiante al disarmo. Le forze dell'ordine sono intervenute quasi subito per allontanare di peso i manifestanti. A Bologna le manifestazioni del Bologna Social Forum si sono concluse con alcuni tafferugli con la polizia in piazza Maggiore, dove erano in corso le celebrazioni per la festa della repubblica. Tre manifestanti sono rimasti feriti in modo lieve. A Napoli, disoccupati organizzati e pacifisti, a centinaia, hanno fatto un presidio vicino piazza Plebiscito dove ci sono le manifestazioni ufficiali per il 2 giugno. L'alzabandiera per la festa della Repubblica a Palermo è stato contestato da una cinquantina di pacifisti, con slogan contro le torture e per il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq.
"Le nostre Forze Armate, malgrado vogliano mostrare con la parata molta efficienza, sono proprio messe male se la sicurezza del volo degli aerei militari può essere messa in pericolo da una trentina di palloncini da 35 centimetri". E' quanto hanno dichiarato Massimo Paolicelli e Filippo Thiery, rispettivamente Presidente nazionale e segretario romano dell'Associazione Obiettori Nonviolenti che stamane hanno partecipato all'iniziativa di Villa Aldobrandini insieme a militanti di Lilliput, Arci ed altre associazioni pacifiste. Il Movimento Internazionale della Riconciliazione e il Movimento Nonviolento che con un comunicato hanno ricordato come nel 2 giugno 1946 il popolo italiano con un referendum, senza massacri né ghigliottine, scelse la Repubblica e non la parata militare che è ostentazione di forza. Intanto la Caritas Italiana e la FOCSIV vogliono festeggiare la Repubblica senza falsi sensi di sicurezza, ricordando il valore della pace, del dialogo, della nonviolenza. Per questi motivi scelgono di rilanciare le motivazioni autentiche dell'obiezione di coscienza con due proposte: aprire alla popolazione i luoghi in cui si svolge il servizio civile e firmando la dichiarazione di obiezione di coscienza sul sito di Caritas Italiana. [AT]
Altre fonti: Global Project, Rete Gruppi Azione Nonviolenta, Movimento Nonviolento