Italia: caccia, dietrofront del Governo

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La proposta di legge sulla caccia era stata duramente attaccata dalle associazioni ecologiste. Ora il Governo ritorna sui suoi passi ed il Ministro Alemanno annuncia il ritiro definitivo del Disegno di Legge. WWF e LAV esprimono la loro seppur parziale soddisfazione.

"La conferenza stampa di Alemanno e del suo ineffabile consulente alla caccia, l'on. Berlato, è stata uno spettacolo incredibile - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile "fauna" della LAV - il goffo tentativo di salvare la faccia di fronte a questa patente e sonora bocciatura della loro politica ultravenatoria ed estremista è risultato oltremodo patetico! Un'arrampicata sugli specchi in un momento in cui il tandem Alemanno-Berlato, impallinati dalla saggia decisione del resto della maggioranza e del Governo, avrebbe dovuto fare una sola cosa, tacere. Forse in questo modo avranno capito cosa provano gli animali ad essere sotto il tiro dei fucili".

La LAV festeggia per la vittoria ma promette battaglia su di un altro fronte aperto: in Commissione Agricoltura sono ben 10 le proposte di legge "killer", le definisce così l'associazione ambientalista, presentate sia dal centrodestra sia dal centrosinistra che vogliono regalare ai cacciatori più libertà d'azione.

Soddisfazione moderata viene espressa anche dal WWF secondo il quale il ritiro del DDL governativo sulla caccia è certamente una buona notizia, ma resta lo stato di massima allerta per ciò che faranno Governo e Parlamento nei prossimi mesi. Restano infatti in piedi ben quattordici proposte di legge in discussione, tutte dirette a modificare l'attuale legge quadro che regola l'attività venatoria. Ora il WWF chiede che si apra il confronto - fino ad oggi mancato - non solo in Parlamento, ma anche con gli interlocutori interessati: oltre alle associazioni venatorie, mondo ambientalista e agricolo. [DS]

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