Italia: 6 miliardi di tagli alle tasse. Sbilanciamoci! ne trova 10

Stampa

Quattro miliardi di euro di Ire - l'imposta che ha sostituito l'Irpef - e due miliardi di Irap: è questo l'importo dei tagli alle tasse annunciati oggi dal viceministro dell'Economia Mario Baldassarri. Ma con la prossima Finanziaria si potrebbero recuperare ben 10 miliardi di risorse nuove per servizi sociali, sanità e sviluppo locale. Lo annuncia la campagna Sbilanciamoci!, network di oltre 50 organizzazioni della società civile italiana, che dalla contro Cernobbio di Parma "L'impresa di un'economia diversa" lancia la sua proposta: tassare i paradisi fiscali, le speculazioni finanziarie e i consumi insostenibili.

"Fino ad oggi i Governi europei hanno scelto di ridurre la tassazione dei redditi finanziari, in particolare su interessi e guadagni di capitale - ha spiegato nel suo intervento di oggi Alessandro Santoro dell'Università di Milano Bicocca -. Nei 15 Paesi UE - ha calcolato - dal 1990 al 2000 l'aliquota media sugli interessi si è ridotta dal 45,9% al 36,7% e quella sui guadagni di capitale dal 62,3% al 51,4%". E i paradisi fiscali continuano a fiorire indisturbati: "Recentemente il Consiglio Europeo ha deciso che la nuova direttiva sulla tassazione del risparmio, diretta a ridurre il fenomeno dell'evasione fiscale attuata tramite l'esportazione dei capitali nei cosiddetti. "paradisi fiscali", verrà applicata a partire dal 1° luglio 2005 - ha sottolineato Santoro - Tuttavia la maggior parte dei "paradisi" non saranno tenuti a rivelare l'identità degli investitori per almeno 7 anni adottando, in cambio, una modesta tassazione (del 15% fino al 2007, del 20% dal 2008 al 2010 e del 35% solo a partire dal 2011). L'efficacia dell'accordo, infine, è incerta perché esistono seri dubbi circa l'impegno di un paese-chiave come la Svizzera".

Sbilanciamoci! denuncia una chiara assenza di volontà politica nel contrastare questi fenomeni, e rilancia. Secondo Giulio Marcon, coordinatore della campagna "E' giusto investire sulla capacità di questo Paese di produrre ricchezza grazie a scelte di giustizia e di sostenibilità sociale ed ambientale. Ecco le nostre proposte, che complessivamente raggiungono la ragguardevole cifra di 10 miliardi di euro. L'aliquota più alta dell'Ire va aumentata dal 45% al 48,5%, la seconda dal 39% al 41%. In questo modo si ottengono risorse per circa 3 miliardi di euro da investire in nuove politiche di Welfare. Allo stesso tempo va incrementato il gettito dell'Ires e dell'Irap attraverso un'accelerazione delle procedure di "adeguamento spontaneo" agli studi di settore e/o l'introduzione di un'imposta minima sulle società. L'insieme di questi strumenti dovrebbe consentire un recupero di non meno 2,5 miliardi di euro."

Per Marcon inoltre "è necessario reintrodurre la tassa di successione oltre i 150.000 euro e allo stesso tempo va approvata una tassa sulle transizioni valutarie con un'aliquota dello 0,05%, sul modello della Tobin Tax, che porterebbe un'ulteriore gettito di circa 1,2 miliardi di euro." Le tasse di scopo rappresenterebbero un'altra importante fonte di gettito per la nuova Finanziaria. "Chiediamo l'introduzione di ecotasse come ad esempio la Carbon Tax, ma anche una nuova tassa del 4% sull'esportazione dei sistemi d'arma che porterebbe altri 50 milioni di euro alle casse dell'erario. Sul modello francese dovrebbe essere inoltre introdotta una tassa del 5% sui diritti televisivi legati allo sport spettacolo e dell'1% sui servizi di pubblicità per imprese oltre una certa soglia di fatturato. Arriverebbero 109 milioni di euro a cui si sommano altri 770 con l'aggravio del 10% sull'aliquota del tabacco."

Fonte: Sbilanciamoci!

Ultime notizie

Il punto - La diplomazia resta uno strumento fragile

14 Novembre 2025
Le guerre in corso non sono eventi straordinari, ma parte di un problema in espansione. (Raffaele Crocco)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

13 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Laura Tussi, la voce radicale della pace

13 Novembre 2025
Laura Tussi, la voce radicale della pace. Impegnata per la giustizia contro riarmo e discriminazioni. (Giorgio Cremaschi e Salvatore Izzo)

Dossier – I portuali contro le guerre nel mondo. Nord Ovest Europa (3)

12 Novembre 2025
Anche nell’Europa occidentale, dal Mar Mediterraneo all’Atlantico, i porti sono crocevia di armi. (Linda Maggiori)

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad