Italia: 4 dicembre in piazza con i migranti

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Sono decine le organizzazioni che hanno aderito alla manifestazione che il 4 dicembre attraverserà le strade di Roma per chiedere "la libertà dei migranti" dalle leggi ingiuste attraverso la precarizzazione dei rapporti di lavoro, unitamente al proibizionismo in materia di ingressi dei migranti. Dopo la ben riuscita manifestazione nazionale del 19 gennaio 2002, si è concretizzata la legge Bossi-Fini che prevede la detenzione nei Centri di Permanenza Temporanei, con la logica condizionata dalla guerra preventiva di una gestione sempre più repressiva e arbitraria dei movimenti di libertà che i migranti mettono in atto ogni giorno, nonostante e contro i confini.

Secondo i promotori "sono soprattutto le lotte dei migranti, che da marzo a oggi in tutta Italia sono stati protagonisti di numerose mobilitazioni territoriali, a indicare che è giunto il momento che quelle mobilitazioni assumano una dimensione generale. Contro la vergognosa gestione dei rinnovi dei permessi di soggiorno e della sanatoria del novembre 2002 ,che ha costretto buona parte dei migranti a pagare i contributi di tasca propria e ha escluso i lavoratori autonomi e ambulanti; per lo sblocco di tutti i permessi e le carte di soggiorno e il trasferimento delle competenze per il rilascio agli enti locali, per una reale politica di accoglienza dei richiedenti asilo, per il diritto alla casa".

Tra le richieste della piattaforma viene chiesta la chiusura definitiva dei CPT, l'abrogazione della legge Bossi-Fini, la rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro, una legge in materia d'asilo politico che tuteli realmente i richiedenti e i rifugiati, una cittadinanza di residenza e il diritto di voto per tutti i migranti, la libertà di circolazione e la regolarizzazione permanente per tutti i migranti presenti in Italia, il rilascio e il rinnovo immediati di tutti i permessi e delle carte di soggiorno, la sospensione di tutte le espulsioni e gli accordi di riammissione. Questa mobilitazione è vista in preparazione della mobilitazione a livello europeo del 2 aprile 2005 per indicare chiaramente come il protagonismo e le aspirazioni di libertà dei migranti si muovano sempre più rapidamente dentro e contro la "fortezza" Europa.

Sono molti gli intellettuali del mondo della cultura, della ricerca e della formazione che hanno aderito alla manifestazione del 4 dicembre ribadendo che "in Italia il problema è aggravato dalla presenza di una legge iniqua e razzista come la Bossi-Fini, che ha reso intollerabili le norme discriminatorie (vedi i CPT - Centri di Permanenza Temporanea-) già contenute nella Turco-Napolitano e ha vincolato il permesso di soggiorno al contratto di lavoro, lasciando la libertà di movimento solo alle merci e ricattando centinaia di migliaia di lavoratrici e di lavoratori migranti, venuti nei nostri paesi mossi spesso dalla guerra e dalla fame, ma anche da un'incontenibile spinta di libertà". [AT]

Altre fonti: Comitato 4 dicembre

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