Iraq: le speranze del popolo della pace

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La delegazione di Emergency, capitanata da Gino Strada, rientra dopo tre settimane dall'Iraq dove ha cercato di stabilire un contatto e le condizioni che permettessero la liberazione degli italiani in mano ai rapitori iracheni. Emergency ha dichiarato che gli interlocutori con i rapitori ribadiscono che i tre italiani sarebbero stati rilasciati ma non ci sarebbe sicurezza sui tempi. Quindi la delegazione di Emergecy ha deciso di tornare in Italia e ha convenuto sulla individuazione di un contatto in loco in grado di mettersi in contatto con noi in qualsiasi momento. " Di questo tentativo, tuttora in corso ed entrato in una nuova fase, non ci sfuggono le difficoltà e gli aspetti problematici. Con una distanza fisica dai luoghi nei quali lo abbiamo sin qui condotto, riteniamo di compiere la scelta più utile per a una soluzione positiva" ha concluso Emergency il comunicato.

Il "Comitato Fermiamo la Guerra" con un comunicato esprime il suo cordoglio ai coraggiosi genitori di Matteo, 23 anni, morto in Iraq, ribadendo la solidarietà alle popolazioni irachene per le decine di caduti a Nassirya e le migliaia di vittime dell'occupazione in tutto il paese. In questo quadro sempre più drammatico si collocano la discussione parlamentare fissata per il 20 maggio e la prevista visita di Bush, invitato dal Governo Italiano a celebrare l'anniversario della Liberazione di Roma. Il Comitato chiede a tutti i parlamentari di votare per il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq per favorire la fine dell'occupazione e l'assunzione di responsabilità della comunità internazionale, rinnova l'appello alle opposizioni parlamentari per una mozione comune a favore del ritiro, e invita i cittadini a partecipare al presidio convocato per il 20 maggio davanti a Montecitorio. Il Comitato ha inviato una lettera aperta al Presidente Ciampi in merito alla parata militare del 2 giugno.

Il Comitato invita, in particolare, alla mobilitazione generalizzata in tutte le città d'Italia a partire dal 2 giugno, con iniziative nelle scuole, nelle piazze, veglie, raccolte di firme, manifestazioni. Il 4 giugno sarà una giornata di mobilitazione nazionale straordinaria -pur in un giorno feriale. Sarà una giornata in cui il movimento per la pace darà una risposta di civiltà alla logica della barbarie in cui la guerra preventiva sta trascinando il mondo. A Roma nella mattinata si realizzeranno, organizzate da diverse reti e organizzazioni, iniziative diffuse per permettere alla cittadinanza di esprimere nel modo più ampio possibile l'opposizione a Bush e alla guerra. Nel pomeriggio, con partenza alle ore 16.00, si svolgerà una manifestazione di carattere nazionale, nella forma di un corteo pacifico e di massa che si concludera con un meeting popolare.[AT]

Altra fonte: Comitato Fermiamo la Guerra

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