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Iraq: "l'Italia ritiri le truppe e investa sull'Onu"
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Alla vigilia dell'importante voto al Senato sul rifinanziamento della missione in Iraq, la Tavola della pace ha inviato a tutti i senatori una lettera per richiedere la negazione di ogni sostegno al decreto con cui il governo intende prolungare l'attuale missione militare italiana in Iraq.
La Tavola della pace, inoltre, richiede la promozione di una conseguente iniziativa parlamentare per non abbandonare il popolo iracheno impegnando il governo italiano ad investire subito sull'Onu e fare ogni sforzo per favorire il suo rapido rientro in Iraq.
"Invece di prolungare la missione dei nostri tremila soldati a fianco delle truppe d'occupazione" -si legge nel testo della lettera inviata ai senatori- "l'Italia deve destinare tutte le proprie risorse umane e finanziarie per rafforzare il ruolo vitale dell'Onu. Invece di restare in Iraq agli ordini del comando anglo-americano, l'Italia deve mettersi a disposizione e agire di concerto con il Segretario Generale dell'Onu. L'Italia, invece di sprecare altri soldi in una missione militare dai contorni confusi e discutibili, deve investire nel ridare credibilità all'unica autorità sopranazionale che può rispondere ai bisogni vitali di una popolazione stremata da decenni di guerre e dittature e che può aiutare gli iracheni a recuperare capacità di autodeterminazione e autogoverno democratico. Invece di agire ancora una volta da sola, l'Italia deve lavorare perché questa diventi la posizione e l'iniziativa comune dell'Europa: un'Europa che s'impegna a ricostruire l'Iraq e la pace in Medio Oriente ma anche il diritto e la legalità internazionale violate". Questo l'invito rivolto al Parlamento e al Governo italiano.
La lettera inviata ai senatori è stata firmata ieri, ad Assisi, nel corso della giornata conclusiva del Seminario Nazionale della Tavola della pace"La pace interroga la politica e le istituzioni", da decine di associazioni e organizzazioni nazionali della società civile italiana. Tra i primi firmatari: Cgil, Cisl, Agesci, Arci, Acli, Pax Christi, Emmaus Italia, Cipsi, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, Focsiv, Manitese, Legambiente, Lega per i Diritti e la Liberazione dei Popoli, Francescani del Sacro Convento di Assisi, Centro per la pace Forlì/Cesena, Fondazione Italiana Volontariato, Ics, Banca Etica, Associazione per la Pace, Peacelink, Sdebitarsi, Forum del Terzo Settore, Beati i costruttori di pace, Movimento Federalista Europeo, Cnca.
Ai senatori, inoltre, è stato inviato l'appello approvato ieri, ad Assisi, dal Seminario nazionale della Tavola della Pace in vista della giornata mondiale contro la guerra e per la pace in Medio Oriente del prossimo 20 marzo.
Fonte: Tavola della Pace