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Iraq: esperti Onu per le elezioni
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A conclusione dell'incontro del 19 gennaio scorso sull'Iraq, tra il capo dell'Autorità civile americana in Iraq Paul Bremer con il Consiglio di Sicurezza Onu e il Consiglio del governo iracheno provvisorio, Kofi Annan ha dichiarato imminente l'invio di esperti per le elezioni. Loro compito sarà quello di stabilire se esistono le condizioni per indire elezioni prima del 30 giugno, come chiedono gli sciiti. In caso negativo, secondo fonti della coalizione guidata dagli Usa, l'Autorita' civile provvisoria americana potrebbe trasferire i poteri al Consiglio del governo provvisorio iracheno.
Intanto a Baghdad proseguono le manifestazioni volte a sostenere la richiesta di libere elezioni entro luglio 2004 dell'ayatollah Ali al-Sistani, figura influente tra i musulmani sciiti.
Mentre Kofi Annan si è riservato ancora del tempo per decidere se e come inviare una nuova missione in Iraq dopo il ritiro nell'ottobre scorso, in Italia si è svolta la prima assemblea nazionale dei firmatari dell'appello "Ritirare i militari italiani dall'Iraq, fermare la 'guerra preventiva', rimuovere le radici del sistema di guerra" che ha registrato la presenza di più di 300 persone.
Prima occasione di discussione per la costruzione di un forum permanente contro la guerra, gli aderenti all'appello hanno tra gli obiettivi immediati quello del ritiro dei militari italiani dall'Iraq e di definire inaccettabile la guerra preventiva condotta dagli Stati Uniti contro l'Iraq. Il Forum contro la guerra sottolinea inoltre l'importanza di rilanciare l'obiettivo dello smantellamento delle basi militari USA e NATO, l'allontanamento di tutte le armi di distruzione di massa presenti nel nostro Paese, l'opposizione alla politica di riarmo e di aumento delle spese militari da parte dell'Italia e dell'Unione Europea, come peraltro traspare anche dal recente documento sul futuro dell'Europa di Prodi (pdf). [RB]