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Iraq: attacchi previsti dagli inesatti servizi segreti
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In Iraq continuano gli attacchi contro le forze di sicurezza irachena e le forze di occupazione americane. L'autobomba esplosa ieri ha provocato 10 vittime e 68 feriti. Stamane il governatore ad interim di Bassora (sud dell'Iraq), Hazem Taufic Ainachi, è stato ucciso a colpi di arma da fuoco mentre si recava in ufficio. Questi terribili attentati avvengono all'indomani del raid aereo compiuto dagli americani sulla citta' santa di Falluja che ha colpito solo ed esclusivamente civili inermi. Secondo la BBC World Service alcune centinaia di persone hanno inscenato una manifestazione di protesta, scandendo numerosi slogan contro gli americani ed invocando piu' volte l'ex dittatore Saddam Hussein. A seguire il ministro della giustizia Malek Dohane Al Hassan, sfuggito recentemente ad un altro attentato, ha polemizzato con il collega Falah Hassan al Naqib responsabile dell'interno in quanto non sarebbero state avviate le opportune indagini sul luogo della strage odierna per cercare di identificare mandanti e autori. Al Hassan ha chiesto al premier Allawi di introdurre con urgenza lo stato di emergenza per fronteggiare la nuova ondata di violenza.
Gia nel febbraio 2003, un mese prima che fosse avviata l'offensiva bellica della coalizione internazionale, i servizi d'informazione britannici sapevano che la rete terroristica di Al-Zarqawi stava teorizzando la strategia insurrezionale successiva all'inevitabile occupazione di Baghdad. Lo ha rivelato recentemente il Washington Post precisando che tale allarmante indicazione precisava inoltre che i drappelli sovversivi intendevano impiegare "autobombe ed altre armi" e che "terroristi legati ad al-Qaeda continuavano a convergere verso Baghdad". Sul leader del gruppo estremista islamico Jund al-Shams ("Soldati del Levante"), Ahmad Fadeel Nazal Al-Khalayleh - alias al-Zarqawi - Dipartimento di Stato americano ha aumentato la ricompensa per la sua cattura da 10 a 25 milioni di dollari, la stessa di Bin Laden. Secondo Michel Chossudovsky sia Osama bin Laden che Abu Musab Al-Zarqawi sono creazioni dell'apparato dell'intelligence americana in quanto entrambi vennero reclutati per combattere nella guerra afgano-sovietica (come dichiarato da Colin Powell nel suo discorso al Consiglio di Sicurezza dell'ONU del 5 febbraio 2003). " La stampa di solito accetta come vere le minacce terroristiche che la CIA segnala, senza prendere atto del fatto che i servizi americani hanno fornito supporti di copertura alla rete militante islamica per più di 20 anni" afferma Chossudovsky nel sito canadese Global Research.
Secondo una recente intervista del Times Union all'ex-ispettore capo dell'Onu per l'Iraq Scott Ritter, è giusto puntare il dito sull'inesattezza delle analisi dell'intelligence americana e inglese sulle capacità di produzione di armi dell'Iraq, ma non è giusto limitare le critiche ai fallimenti. Scott Ritter ha fatto notare dinnanzi a entrambi gli organi investigativi come per comprendere la situazione occorra risalire alle relazioni tenutesi tra gli Usa e la Gran Bretagna perché avvenisse un cambio di regime a Baghdad. Un tipo di approccio che fin 1995, quando il MI-6, lavorando con la sede CIA di Londra, cominciò a spalleggiare Iyad Allawi ora primo ministro iracheno e allora capo di un movimento di opposizione di rifugiati all'estero, conosciuto come l'Iraq National Alliance. Fino all'estate del 1996 la Cia lavorò con il gruppo di Allawi all'organizzazione di un colpo di stato, fallito dopo essere stato scoperto dai servizi di sicurezza di Saddam. Tutto questo mentre gli ispettori dell'Onu aveva finalmente reso pubbliche i suoi programmi sulle armi biologiche e calcolato che le armi di distruzione di massa ancora nascoste fossero davvero vicina allo zero. Per Scott Ritter "non c'è mai stata l'intenzione di permettere all'Iraq di dimostrare l'ottemperanza ai suoi obblighi di disarmo". " Il fallimento sia del Senato che della Butler Commission nel dimostrare che il ruolo della politica nel cambio di regime era parte degli sforzi dei servizi segreti Usa e britannici, significa non solo che sarà sempre più difficile ottenere un cambiamento di questi stessi servizi ma, cosa più importante, che l'opinione pubblica continuerà a ignorare il vero scopo dei fallimenti relativi all'Iraq". [AT]
Altre fonti: Warnews, Uruknet, Nuovi Mondi Media, Media Watch - Osservatorio sulle menzogne di guerra