Il ruolo della societa' civile

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Intervista realizzata da Iginio Gagliardone a Matilde Ferraro, della Ong Alisei.

Ci racconti brevemente come si sono sviluppate le relazioni fra la Societa'civile italiana e la delegazione del governo che si e' occupata del WSIS?

Il processo preparatorio del WSIS e' stato estremamente complesso ed ha visto una serie di conferenze preparatorie nelle quali e' stato delineato il testo della Dichiarazione di Principi e del Piano d'Azione che saranno approvati domani. Il Governo italiano ha creato nell'ottobre 2002 per seguire questi lavori una Task Force e rispondendo all'invito che proveniva dalle Nazioni Unite ha invitato la Societa' civile italiana (Ong, associazioni, etc.) a partecipare ad alcune riunioni, purtroppo pero' il punto di vista della societa' civile e le proposte che abbiamo presentato al fine di un loro inserimento nel documento finale non sono mai state
veramente prese in considerazione.

Poi a Novembre ci e' arrivata la proposta di inserire un nostro rappresentante nella delegazione ufficiale, dopo alcune riunioni la nostra posizione e' stata quella di decidere di accettare solo qualora il governo avesse preso l'impegno formale di creare un tavolo di confronto reale in
preparazione del Summit di Tunisi del 2005.

E questo impegno e' stato effettivamente assunto dal governo?

Lo scorso 2 dicembre come Piattaforma della Societa' Civile italiana verso il WSIS abbiamo organizzato una conferenza stampa alla camera alla quale ha partecipato anche il Senatore dei verdi Fiorello Cortiana che si e'impegnato a riportare la nostra proposta per la creazione di un tavolo di confronto all'interno del Parlamento in occasione dell'audizione del Ministro Stanca. Questo e' effettivamente avvenuto e Stanca ha assunto davanti al Parlamento l'impegno di costruire un tavolo di lavoro verso Tunisi anche con la Societa' Civile.

Qui al Summit di Ginevra ti sembra che sia stata confermata questa volonta'
espressa da Stanca in Parlamento?

Direi di si, nell'intervento che il Ministro ha tenuto in Plenaria a nome della Commissione Europea (di cui l'Italia ha la presidenza al momento) nella parte conclusiva dell'intervento e' stata sottolineata l'importanza di un coinvolgimento di tutti gli Stakeholders nel processo di
preparazione del Summit di Tunisi ed ha ricordato che fra di questi vi e' la Societa' Civile.

Infine, credo che sia stato particolarmente importante il saluto che il Ministro e' venuto a farci ieri durante la nostra riunione di coordinamento. Non avviene sempre (almeno in Italia!) che un Ministro si avvicini ad un circolo di persone sedute a terra sulla moquette del
Palaexpo e che sottolinei l'importanza del nostro ruolo...

Certo appena saremo tornati in Italia chiederemo la creazione effettiva di questo Tavolo e staremo a vedere cosa accadra'.

Le tue impressioni sul Summit?

Innanzitutto che si tratta di un evento "enorme" che secondo le ultime stime vede la partecipazione di circa 16.000 delegati provenienti da quasi tutti i paesi del mondo e questa e' una delle ragioni per cui sembra di partecipare a piu' Summit contemporaneamente. Il primo e' quello che si svolge nella Plenary Room, la sala in cui intervengono i rappresentanti
ufficiali dei Governi (capi di stato, ministri, rappresentanti delle Nazioni Unite.) ed e' la parte del Summit in cui vengono esposti i punti di vista ufficiali dei governi che sono confluiti nella Dichiarazione di Principi e nel Piano d'Azione. Una seconda consistente parte del WSIS e'
rappresentata dai numerosissimi Panel of discussion che si tengono parallelamente, questi Panel sono organizzati da Governi, Organizzazioni internazionali, NGO, Fondazioni e secondo me rappresentano la parte piu' interessante del Summit perche' quasi tutti sono dedicati ai contenuti effettivi della Information Society e vedono la partecipazione di relatori molto qualificati provenienti un po' da tutto il mondo. Infine vi e' la parte espositiva nella quale e' possibile trovare un po' di tutto, con una prevalenza fra gli espositori delle aziende ICT, molte delle quali (l'ho sperimentato personalmente con le aziende Giapponesi) non hanno neanche la percezione esatta di cosa sia un Summit di Sviluppo delle Nazioni Unite.

Ti sembra che il Summit sia riuscito o no?

Sicuramente e' riuscito in termini di partecipazione, mi pare di poter affermare che la vera novita' di questo Summit e' la partecipazione enorme dei rappresentanti della Societa' Civile, ma purtroppo questo elemento non basta. Purtroppo non sono stati sciolti alcuni dei nodi centrali legati alla diffusione delle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione fra gli altri il "governo" di Internet ed il "finanziamento" della Societa' dell'Informazione, seppure vi e' ormai un consenso generale sull'importanza delle TIC nel favorire lo sviluppo, non vengono varate iniziative che realmente possano aiutare a diminuire il Digital Divide. Credo inoltre che
non siano tenute in considerazione dai governi dei paesi del cosiddetto Nord del mondo le analisi e le esperienze promosse dai Paesi del Sud, che a mio avviso qui a Ginevra stanno esprimendo le modalita' piu' sostenibili per diffondere la Societa' dell'informazione.

Per concludere, come ti e' sembrata la partecipazione della Societa' Civile italiana qui al Summit?

Sono molto contenta di come siamo riusciti ad organizzarci ed avere una partecipazione corale qui a Ginevra. Fino allo scorso anno a mobilitarsi in Italia sui temi proposti dal Summit eravamo veramente pochi e poco coordinati fra di noi. L'ultimo anno ha visto invece un duro lavoro di
coordinamento e di sensibilizzazione sui temi del Summit che e' sfociato nella creazione della Piattaforma della Societa' Civile italiana verso il WSIS e qui a Ginevra siamo riusciti a coordinarci, a lavorare insieme ed a portare ognuno il proprio contributo specifico, questo mi fa ben sperare per il lavoro che ci aspetta nei prossimi due anni che ci separano dal Vertice di Tunisi.

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