Il consumo critico per passare dagli schiaffi al galateo

Stampa

Ci sono due modi diversi per fare del bene alla comunità: o con il volontariato oppure modificando alcuni semplici stili di vita, ha spiegato Tonia Mastrobuoni, giornalista de “Il Riformista” introducendo la presentazione del libro “Il voto nel portafoglio. Cambiare consumo e risparmio per cambiare”, scritto da Leonardo Becchetti, Monica Di Sisto e Alberto Zoratti.

“I discorsi che noi facciamo - ha commentato Leonardo Becchetti (Banca Etica) – sono partiti una quindicina di anni fa e stanno diventato attuali adesso”: attraverso la libertà di scelta, infatti, il consumatore ha la forza di costruire l’economia che desidera e “se si possono vendere dei marchi – ha continuato – possiamo vendere anche dei valori”.

I valori in questione, infatti, promossi dall’economia alternativa ed emersi durante il dibattito sono prima di tutto il rispetto della persona e del lavoratore, come anche la tutela dell’ambiente. Solo la chiarezza e la trasparenza sui dati del prodotto e in riguardo alla filiera produttiva possono ridare fiducia ad un consumatore ormai tradito e confuso dalla schizofrenia del sistema economico.

“Strano – fa notare ancora Becchetti – che questo genere di economia sia chiamato ancora alternativo, come se in un Paese dove tutti si insultano e schiaffeggiano, chi chiede per piacere fosse definito alternativo”.

Monica Di Sisto, coordinatrice di “Fairwatch” ha incitato ad una presa di coscienza profonda e responsabile da parte dei consumatori, poiché le loro / nostre azioni equivalgono ad un voto che produce i suoi effetti su tutta la comunità. A questo fine è necessario cambiare dei pezzi di vita quotidiana, iniziando anche dalle piccole cose.

Infine Alberto Zoratti di fairlife, specializzato in Microbiologia con perfezionamento in Cooperazione Internazionale: “l’impegno delle persone per poter rendere concrete queste proposte alternative non può prescindere dal radicamento sul territorio. Tale processo deve inevitabilmente coinvolgere i lavoratori, così l’economia solidale potrà salvare il mercato dalla dicotomia tra impresa che fa profitto e filantropia, integrando i due sistemi in una sola filiera produttiva, coinvolgendo anche la Banca Etica e le Banche di credito cooperativo”.

Gli ostacoli che impediscono ancora di mettere completamente in pratica questi principi sono stati sottolineati dal pubblico in sala e riguardano in particolare il campo dell’informazione e della legislazione. Sul tema della legislazione nazionale, l’onorevole Nerozzi ha confermato il vuoto normativo in materia, mentre particolare fiducia suscitano i regolamenti regionali che prestano attenzione all’economia solidale, già emessi in Liguria, Umbria, Sicilia, Lombardia, Piemonte, Lazio e Toscana.

f.p.

Ultime notizie

Quella pagina oscura sulla morte di Bianzino

19 Ottobre 2025
Elle Biscarini e Sara Calini ci raccontano con una serie di podcast il caso della morte di Aldo Bianzino, una storia piena di ombre.

Contro la pedo-pornografia: l’UE rinvia la decisione finale

18 Ottobre 2025
Il voto del Consiglio Europeo sul regolamento della Chat Control è rimandato. (Miriam Rossi)

Dopo la bomba sotto la casa del collega Sigfrido Ranucci...

17 Ottobre 2025
La solidarietà di tutta la redazione a Ranucci e alla sua famiglia. Ma non basta la solidarietà dopo le bombe. (Raffaele Crocco)

Il Punto - Si gioca a Risiko calando l’asso

17 Ottobre 2025
È una faccia diversa, e pericolosa, dello scontro fra "filoamericani" e “antagonisti” per il controllo mondiale delle risorse e dei mercati. (Raffaele Crocco)

Asia “stupefacente”

16 Ottobre 2025
Oppiacei, anestetici, miorilassanti... La nuova ondata di abuso di droghe asiatiche non si limita solo agli stupefacenti tradizionali. (Alessandro Graziadei)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad