Asia “stupefacente”

Stampa

Foto: Unsplash.com

Il problema della produzione, dell'uso e della diffusione delle sostanze stupefacenti non è un problema che tocca solo l'Asia, ma negli ultimi anni il business legale e illegale connesso al commercio di sostanze stupefacenti sta diventando un grosso problema per alcuni Paesi asiatici. Il 2024 si era chiuso con un allarme arrivato dal Laos, in particolare dalla provincia laotiana di Bolikhamxay, nella parte centrale del Paese, dove il crescente consumo di nuove e vecchie droghe tra gli studenti ha allarmato Kongchan Xaypanya, il capo del quartier generale della Pubblica Sicurezza di Bolikhamxay. Secondo Kongchan, "La nuova ondata di abuso di droghe non si è limita solo agli stupefacenti tradizionali e negli ultimi sei mesi del 2024 nella provincia sono stati registrati 309 casi legati all’abuso di droga". Indagini e controlli hanno portato al sequestro di 19.835 pillole di metanfetamina, 61 chilogrammi di ecstasy, 37,5 chilogrammi di eroina, 1.559 chilogrammi di metanfetamina, 320 chilogrammi di cannabis oltre a 15 chilogrammi di kratom, una droga che proviene da un albero che produce l'omonima sostanza oppiacea. Secondo i dati nazionali diffusi a novembre scorso dal vice primo ministro e ministro della Pubblica sicurezza, il generale Vilay Lakhamfongnel 2024 sono stati registrati 3.395 casi legati al traffico di droga, che hanno portato all'arresto di 5.168 persone, tra cui 199 stranieri.

Il Laos fa parte del cosiddetto "triangolo d’oro”, una regione dedita alla produzione di stupefacenti che comprende anche alcune zone del Myanmar e della Thailandia. L'elevata offerta di droga in questi Paesi fa sì che qui le pillole di metanfetamina vengano prodotte in grandi quantità e vendute a meno di 25 centesimi di dollaro e questo nonostante le severissime pene. In Myanmar, se c’è una certezza che emerge dal caos in cui è precipitato il Paese dopo il colpo di Stato militare del febbraio 2021, è la ripresa su vasta scala della produzione di oppio, che lo ha riportato al primo posto nel mercato globale superando nuovamente l’Afghanistan, dove il ritorno al potere dei talebani ha portato all’imposizione di un divieto sulla coltivazione del papavero da oppio. La crescita della produzione è il risultato di una “crisi multipla” profonda e complessa, in cui conflitto, povertà e degrado ambientale si intrecciano da quattro anni. Secondo l’Ufficio delle Nazioni unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (UNODC), il valore annuo dell’oppio prodotto e commercializzato in Myanmar è stimato tra 589 milioni e 1,57 miliardi di dollari. Qui l’aumento delle piantagioni è in gran parte una conseguenza della mancanza di alternative economiche e molti agricoltori, spinti dalla povertà, sono stati costretti a riconvertire le proprie terre alla coltivazione del papavero. Tuttavia, la produzione di oppio non porta reali benefici economici alla popolazione locale e i guadagni per i coltivatori restano minimi: secondo l’Onu, il prezzo pagato ai produttori si aggira intorno ai 300 dollari al chilogrammo, con un margine di profitto di appena il 10%, ben lontano dai valori del mercato internazionale. 

Ma il mercato asiatico si è popolato negli ultimi anni anche di nuove sostanze stupefacenti come l'”Olio spaziale" una sostanza il cui ingrediente base è un anestetico, l’etomidato, che viene assunto tramite le sigarette elettroniche ed è sempre più popolare tra i giovanissimi di Hong Kong, della Cina continentale e di Taiwan. Se nel 2023 ad Hong Kong erano stati fatti solo otto arresti per il contrabbando di “Olio spaziale”, nel 2024 la cifra è salita a 278, tra cui 61 persone di età inferiore ai 21 anni, diventando la terza sostanza stupefacente più diffusa tra i ragazzi e le ragazze con meno di 21 anni, dopo la cannabis e la cocaina. Questa droga viene oggi mescolata con altri farmaci e vari aromi e poi venduta in forma di cartuccia per sigarette elettroniche, con un prezzo compreso tra i 100 e gli 800 dollari di Hong Kong (tra i 12 e i 95 euro). Questa sostanza, che dovrebbe essere prescritta solo da un medico, può produrre un'euforia transitoria, causare dipendenza e provocare seri danni al sistema nervoso centrale. Oltre a vietare la sostanza (oggi classificata al pari della cocaina) e ad aumentare le pene per chi viene trovato in possesso (fino a sette anni di carcere e un milione di dollari hongkonghesi di multa), Hong Kong ha avviato anche una serie di progetti a scopo preventivo nelle scuole primarie e secondarie, aumentato le attività di sensibilizzazione e intensificando le ispezioni, con particolare attenzione alla compravendita online della sostanza. 

Infine, negli scorsi mesi, un’inchiesta della BBC ha rivelato che Aveo Pharmaceuticals, un’azienda farmaceutica con sede a Mumbai in India, ha prodotto illegalmente oppioidi altamente assuefacenti, esportandoli in Africa occidentale senza licenza. La Aveo Pharmaceuticals ha modificato negli anni la composizione di alcuni dei suoi prodotti, inizialmente contenenti solo tapentadolo, ora venduto previa prescrizione medica, aggiungendo anche carisoprodol per eludere i controlli, creando così un mix in molti casi letale. Il carisoprodol è un miorilassante vietato in Europa per l'elevato potenziale di dipendenza, ma purtroppo in Ghana, Nigeria e Costa d’Avorio questi farmaci sono ampiamente diffusi tra i giovani per il loro basso costo e stanno generando un’emergenza sanitaria regionale. L'OMS stima che circa 100mila persone in Africa muoiano ogni anno a causa di farmaci falsificati o di scarsa qualità. Le autorità indiane hanno effettuato tra la fine del 2024 e l'inizio di quest'anno perquisizioni negli stabilimenti di Aveo Pharmaceuticals, sequestrando e interrompendo la produzione, ma il problema purtroppo non riguarda solo la Aveo Pharmaceuticals. Il contrabbando di farmaci senza licenza in India è un problema in crescita da anni e già prima della pandemia erano stati segnalati diversi farmaci indiani con gravi effetti collaterali poi ritirati dal mercato. Purtroppo l’espansione dell’industria farmaceutica indiana, le cui esportazioni oggi valgono circa 28 miliardi di dollari all’anno, è ancora accompagnata da un vasto mercato di farmaci contraffatti e non regolamentati. Nonostante il problema sia ben documentato, l’India continua a rappresentare un hub strategico per l’industria farmaceutica globale, non sempre facilmente controllabile.

Alessandro Graziadei

Sono Alessandro, dal 1975 "sto" e "vado" come molti, ma attualmente "sto". Pubblicista, iscritto all'Ordine dei giornalisti dal 2009 e caporedattore per il portale Unimondo.org dal 2010, per anni andavo da Trento a Bologna, pendolare universitario, fino ad una laurea in storia contemporanea e da Trento a Rovereto, sempre a/r, dove imparavo la teoria della cooperazione allo sviluppo e della comunicazione con i corsi dell'Università della Pace e dei Popoli. Recidivo replicavo con un diploma in comunicazione e sviluppo del VIS tra Trento e Roma. In mezzo qualche esperienza di cooperazione internazionale e numerosi voli in America Latina. Ora a malincuore stanziale faccio viaggiare la mente aspettando le ferie per far muovere il resto di me. Sempre in lotta con la mia impronta ecologica, se posso vado a piedi (preferibilmente di corsa), vesto Patagonia, ”non mangio niente che abbia dei genitori", leggo e scrivo come molti soprattutto di ambiente, animali, diritti, doveri e “presunte sostenibilità”. Una mattina di maggio del 2015 mi hanno consegnato il premio giornalistico nazionale della Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue “Isabella Sturvi” finalizzato alla promozione del giornalismo sociale.

Ultime notizie

Dossier - Il sogno del “Grande Israele” e la guerra su più fronti

15 Ottobre 2025
Il “Grande Israele”, un progetto politico e ideologico che affonda le sue radici tanto nelle Scritture quanto nella tradizione sionista moderna. (Giacomo Cioni)

“L’accordo per Gaza deciso senza il minimo coinvolgimento dei palestinesi”.

14 Ottobre 2025
Intervista a Maria Elena Delia, referente per l’Italia della Global Sumud Flotilla e Global Movement to Gaza. Il ricordo di Vittorio Arrigoni. (Laura Tussi)

La Francia in crisi: una potenza nucleare davanti a un'incognita

13 Ottobre 2025
Il nuovo incarico per tentare il varo di un nuovo esecutivo. (Maurizio Sacchi)

Siria, prime elezioni dopo la caduta di Assad

12 Ottobre 2025
Nelle prime elezioni parlamentari indirette, il volto del nuovo potere preoccupa le minoranze con l’incognita Israele. (Alessandro De Pacale)

Melma fa rima con stella

11 Ottobre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad