Il GC del FSE programma il 2004

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Pubblichiamo il report della riunione del Gruppo di Continuità italiano del Forum Sociale Europeo svoltasi il 7 dicembre scorso a Roma. In essa è contenuta la proposta di un doppio appuntamento per tutto il movimento, da svolgersi attraverso una tappa seminariale (10-11 gennaio) seguita da un'assemblea nazionale (7-8 febbraio) in preparazione della giornata mondiale contro la guerra che è fissata per il 20 marzo 2004. Tra i temi c'è stata anche una discussione politica e percorsi del movimento dopo il FSE di Parigi.

Report della riunione del Gruppo di Continuità del FSE

Roma - domenica 7 dicembre 2003

La riunione è stata suddivisa per punti all'ordine del giorno come segue:
a) discussione politica e percorsi del movimento dopo il FSE di Parigi
b) Genova e situazione repressione dei movimenti

a) Discussione politica e percorsi del movimento dopo il FSE di Parigi. Di fatto, questo è stato il punto che ha occupato la quasi totalità della discussione, sia per l'ampiezza e complessità dello stesso, sia per l'intreccio di diversi piani della discussione (scadenze già stabilite, percorsi di costruzione delle stesse, modalità e proposte per il dibattito del movimento). Le due scadenze di riferimento per il movimento italiano ed europeo sono il 20 marzo (giornata mondiale contro la guerra e per il ritiro delle truppe di occupazione dall'Iraq, proposta dai movimenti statunitensi) e il 9 maggio ( data della firma della Costituzione Europea a Roma). Il percorso delineato verso queste due scadenze può così essere sintetizzato:

20 MARZO
C'è la necessità di costruire un percorso che sappia coinvolgere almeno l'ampio schieramento che aveva, sulla base del "no alla guerra senza se e senza ma", promosso la grande manifestazione del 15 febbraio corso;
nel contempo, occorre aver presente che una mobilitazione di tale portata ha bisogno di una sua costruzione a partire dai territori, facendo maturare unità e radicalità dentro percorsi dal basso e condivisi. Il 20 marzo è una data proposta unitariamente dai movimenti pacifisti statunitensi, fatta propria e rilanciata dal FSE di Parigi. Per il movimento italiano e l'arco di forze del 15 febbraio si tratta dunque di rispondere positivamente a questa proposta, trovando insieme le forme e i contenuti dell'iniziativa. A tal fine, il gruppo di continuità ha deciso di scrivere e pubblicizzare una lettera a tutte le forze sindacali, politiche e associative interessate, per invitarle a costruire insieme il comitato per la partecipazione italiana alla giornata mondiale del 20 marzo. Tra le tappe di questo percorso, pensato come aperto e inclusivo a partire dai contenuti del "no alla guerra", del "ritiro immediato delle truppe dall'Iraq" e del "diritto all'autodeterminazione per il popolo irakeno e per tutti i popoli dell'area mediorientale" si pensa di poter utilizzare il 15 febbraio come data unitaria per il lancio comune della manifestazione del 20 marzo, nelle forme e modi che l'aggregazione ampia di forze deciderà e riterrà più adeguati.
E' emersa la proposta di costruire l'appuntamento del 20 marzo attraverso carovane di pace che partendo dall'attraversamento delle diverse realtà teritoriali convergano verso l'appuntamento nazionale. Nel breve, e con attenzione ai lavori parlamentari, si propone all'insieme dei movimenti una giornata di mobilitazione in tutte le città in occasione del passaggio parlamentare (previsto per gennaio) sul rifinanziamento delle missioni militari all'estero.

9 MAGGIO

Più che una data va intesa come una tappa di un percorso sull'Europa che va costruito nei mesi che la precedono attraverso iniziative che tengano conto del passo avanti fatto al FSE di Parigi in termini di costruzione di reti europee dei movimenti sociali. Va inoltre intesa come tappa, perché il percorso per una vera costituente europea e per un'Europa dei diritti non potrà certo fermarsi con la firma della Costituzione Europea. E' un percorso complesso, anche perchè mentre sulla guerra è acquisita la sedimentazione di culture e contenuti, sulla lotta al neoliberismo e sul conflitto sociale c'è ancora un forte lavoro da intraprendere. Se nella società italiana si assiste ad una ripresa del conflitto sociale che territorializzandosi comincia a produrre risultati (Scanzano è un esempio, e non l'unico) è altrettanto vero che il movimento fatica, dentro queste battaglie, a produrre valore aggiunto e capacità di sinergia. Per quanto riguarda la scadenza del 9 maggio, la proposta è quella di arrivare a produrre, oltre ad una manifestazione europea, un vero e proprio forum che porti il risultato delle mobilitazioni europee messe in campo e getti le basi dei contenuti imprescindibili per una Europa diversa e antiliberista.

PROPOSTA DI PERCORSO AI MOVIMENTI

La necessità di fare una riflessione comune tra le diverse e articolate istanze in cui il movimento si esprime e la necessità di una discussione approfondita sui temi e i contenuti per l'orientamento dell'azione collettiva comportano la necessità di proporre un percorso di elaborazione in due tappe, una seminariale e una di assemblea nazionale:

INCONTRO SEMINARIALE : 10 e 11 gennaio in luogo da definire. Si propone un due giorni all'interno dei quali ci sia spazio per i Tavoli tematici di Lavoro esistenti, insieme a sessioni specifiche che tematizzino l'Europa, le forme e gli eventi del movimento (forum tematici etc.), le modalità di costruzione dell'assemblea nazionale, la partecipazione e il contributo della delegazione italiana al FSM di Mumbay. L'intenzione è quella di invitare più realtà possibili al fine di approfondire il confronto tematico.

ASSEMBLEA NAZIONALE : 7 e 8 febbraio in luogo da definire. S'è sviluppata una proposta di svolgerla a Scanzano Jonico, ma consensi e perplessità si sono espressi in egual misura. Le modalità di svolgimento dell'assemblea saranno collettivamente elaborate nel seminario di gennaio. L'idea di fondo è che dal seminario e dall'assemblea scaturiscano proposte concrete di iniziativa e di campagne che consentano al movimento di produrre iniziativa e azione. Per la preparazione di una proposta concreta di svolgimento del seminario di gennaio, si è dato mandato ad un gruppo di persone, che produrrà una proposta nei prossimi giorni.

All'interno di questo percorso, il gruppo di continuità ha accolto favorevolmente e ha deciso di partecipare all'incontro proposto dalla CGIL per il 10 dicembre, così come alla proposta di un secondo incontro formulata dalla FIOM con data ancora da stabilirsi.

31 GENNAIO : all'interno dei percorsi delle reti europee sviluppatesi al FSE di Parigi, la rete europea dei migranti e antirazzista, sulla base di una Dichiarazione Comune, ha lanciato per il 31 gennaio 2004 una giornata di mobilitazione europea contro i centri di detenzione, per la regolarizzazione senza condizioni e il diritto di asilo. Il gruppo di continuità propone a tutto il movimento di assumere la data per una mobilitazione nazionale, le cui forme e i modi saranno definiti dal Tavolo Nazionale Migranti insieme alle associazioni di migranti e antirazziste.

b) Genova e repressione dei movimenti. Non si è potuto discutere a lungo, ma c'è stato largo consenso sulla necessità di iniziativa sia rispetto a Genova, dove il rinvio a giudizio per 25 manifestanti rischia di produrre lo stravolgimento dei fatti di quelle giornate, sia rispetto al proliferare di centinaia di denunce che negli ultimi mesi hanno colpito decine di realtà, cercando di trasformare in ordine pubblico qualsiasi forma di lotta sociale. Si è quindi deciso di dedicare la sera di sabato 10 gennaio, all'interno dell'incontro seminariale, per una sessione specifica su Genova e la repressione.

Fonte: Forum Sociale Europeo

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