Il Brasile alluvionato di Bolsonaro

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Foto: Unsplash.com

Almeno 20 persone sono morte e più di 50.000 evacuate dopo le  inondazioni catastrofiche che hanno investito  il nord-est del Brasile e sommerso interi quartieri. Le squadre di soccorso hanno usato barche ed elicotteri per raggiungere parti di Ilhéus, Itabuna, Irecê e più di 100 altre città nello stato di Bahia. Gli stati vicini hanno inviato aerei e vigili del fuoco per aiutare la polizia e i membri delle forze armate, mentre i volontari hanno distribuito donazioni di cibo, materassi e coperte per le comunità più povere.

Dopo cinque anni di siccità estrema, all’inizio di dicembre lo Stato di  Bahia  é stato investito dalle più forti precipitazioni mai rilevate a  dicembre in tre decenni, secondo i dati del centro brasiliano per il monitoraggio dei disastri naturali.  Sono crollate  due dighe, aggravando ulteriormente la situazione. “Abbiamo avuto altre inondazioni, altri disastri con morti, ma niente, assolutamente niente, con questa estensione territoriale, con questo numero di città colpite allo stesso tempo e con il numero di persone colpite da questa tempesta”, ha detto Rui Costa, il governatore dello stato di Bahia.

Questa emergenza riporta all’attenzione il tema del cambiamento climatico, che in Brasile riporta immediatamente al tema centrale della foresta Amazzonica. Ignacio “Lula” da Silva é  ben in testa su Jair Bolsonaro nei sondaggi per le presidenziali del 2022, e se eletto sposterebbe ulteriormente a sinistra gli equilibri dell’America del Sud, aggiungendosi ad Argentina, Cile, Perù e Bolivia. Ma quali siano i programmi sull’Amazzonia di un eventuale nuova presidenza Lula al momento non é chiaro.

Per più di 30 anni, coloni, agricoltori e speculatori hanno occupato, rubato e venduto terre statali che non possedevano, con la distruzione di circa un quinto della più grande foresta pluviale del mondo. I titoli di proprietà sono spesso inesistenti o falsi.

Nel 2009 il governo Lula  mise in atto una riforma della proprietà rurale in Amazzonia,nell’intento di portarvi ordine e legalità Concedere la proprietà ai residenti, nelle intenzioni del governo Lula, avrebbe dovuto contenere il commercio illegale di terra e renderà più facile sorvegliare la foresta pluviale.  E il governo dichiarava che la legge beneficiato anche i contadini impoveriti incoraggiati a stabilirsi in Amazzonia durante la dittatura militare del 1964-1985, mai stati forniti di supporto legale, sicurezza pubblica o aiuti finanziari...

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