Finanza etica: cresce in Ue con il microcredito

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La finanza etica e il commercio equo entrano in Europa. I prossimi 4 e 5 novembre si terrà a Strasburgo presso il Consiglio d'Europa il forum annuale sul tema "Finanza solidale e consumo responsabile". L'incontro che vedrà molte realtà italiane coinvolte, vuole sottolineare l'importanza di una concertazione a livello panaeuropeo tra poteri pubblici e reti dell'economia etica e solidale. Grazie alle 4 sessioni di lavoro previste nel programma, il Forum dovrebbe permettere di orientare le politiche di appoggio all'economia solidale e incitare nuove forme di partenariato tra istituzioni e cittadini per affrontare problemi sociali e ambientali comuni. Inoltre sarà l'occasione per lanciare tre progetti legati alle iniziative etiche e solidali dei cittadini nell'economia : un osservatorio degli strumenti legali e delle forme di dialogo tra istituzioni e attori dell'economia etica e solidale, una piattaforma di dialogo politico e di promozione di queste iniziative e una carta europea d'appoggio a queste ultime.

E il prossimo 20 novembre come ogni anno torna la Giornata Nazionale della Finanza Etica, promossa dall'AFE - Associazione Finanza Etica, giunta alla sua quarta edizione con due importanti novità: l'inaugurazione dell'anno internazionale del microcredito (2005) ed il raddoppio dell'appuntamento, che si terrà, oltre che a Bologna, anche a Firenze.

"Il microcredito viene molto utilizzato dalla finanza etica - afferma Marco Gallicani, Direttore dell'AFE - perché da la possibilità a tutti, anche i cosiddetti "non bancabili" di ottenere piccoli prestiti. In questo senso riteniamo il microcredito uno strumento finanziario realmente in grado di creare un'economia di solidarietà e di pace". Dopo la Società e l'Ambiente, la Pace sarà il tema conclusivo di una trilogia che durante questi anni ha inteso gettare le basi di un sistema finanziario alternativo e costruttore di un'economia pace. Ad inaugurare l'Anno Internazionale del Microcredito proclamato dall'Onu sarà però un appuntamento previsto il 18 novembre a Piazza Affari a Milano con il convegno "Investire in microfinanza. Il ruolo delle banche".

Grazie alla stretta partnership tra Banca Etica con il consorzio di microfinanza Etimos, è partita un'operazione - chiamata 'Garanzie solidali' - che permette una sorta di legame diretto tra risparmio e finanziamenti alle organizzazioni dei paesi più poveri. L'attività di credito deve essere svolta con particolare attenzione e prudenza chiedendo delle garanzie pari almeno al 60-70% del finanziamento erogato, ma spesso le organizzazioni finanziate, in particolare quelle più deboli, non sono in grado di fornirle. Una somma utilizzata come garanzia è infatti uno strumento che rinnova e moltiplica i suoi benefici perché in caso di rimborso completo del credito può utilizzata a garanzia di altri finanziamenti. Per questo Etimos propone un vero e proprio gemellaggio di solidarietà diretto con le organizzazioni finanziate. Nel corso di due anni sono stati raccolti oltre 760.000 euro di Certificati di deposito di deposito vincolati a garanzia dei singoli finanziamenti di Etimos. A questo dato si aggiunge anche quello relativo alla sottoscrizione dei Certificati di deposito Etimos presso Banca Etica: l'ammontare ha infatti raggiunto e superato i 6.100.000 euro a ulteriore conferma degli orientamenti dei risparmiatori.

Ma anche in Italia prende piede il microcredito. A San Giuliano di Puglia e Colletorto, due dei paesi del Molise più colpiti dal terremoto del 31 ottobre 2002, sono stati erogati una trentina di mutui come credito al consumo per le famiglie e capitale per il riavvio dell'attività di piccole imprese artigiane e commerciali.

Nei mesi successivi alla tragedia ci sono state banche e finanziarie che si sono affacciate in questi paesi per proporre prestiti e finanziamenti alle vittime del terremoto ma a condizioni proibitive. È stato il parroco di San Giuliano, don Ulisse Marinucci, a lanciare a quel punto l'idea di creare un fondo di garanzia per consentire a famiglie e imprese di ottenere crediti per la ricostruzione. Con l'aiuto della Diocesi di Termoli-Larino e della Caritas della Lombardia sono stati raccolti 426 mila euro. Per la concessione della garanzia pari all'80% del prestito c'è un comitato tecnico della Caritas. Sarebbero potenzialmente interessate il 60% delle 400 famiglie di San Giuliano e il 40% delle 700 famiglie di Colletorto, oltre ad una sessantina di aziende del territorio. Dal maggio 2004 il meccanismo è in vigore. [AT]

Altre fonti: Microfinanza

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