Eventi | Maggio 2025:

19 Apr

Eirenefest 2025

19 Apr - 4 Mag

Eirenefest 2025 si avvicina!

Con il primo festival locale a Bergamo dal 19 aprile-4 maggio prossimi  inizia la stagione degli Eirenefest locali che è giunta a 14 festival locali.

 Il panorama generale e le informazioni specifiche si trovano su http://www.eirenefest.it consultando la sezione “Festival Locali”. Sul sito c’è la possibilità di fare una proposta di attività ad uno più festival e una realtà editoriale o una associazione possono chiedere di avere uno spazio gratuito nei festival dove questo è previsto.

Per iscriversi  al festival qui https://www.eirenefest.it/iscrizione/. 

Si può  scrivere a [email protected]  per chiedere più informazioni.

9 Mag

ESTIVAL

9 Mag - 10 Mag

Il 9 e 10 maggio 2025 torna a Trento ESTIVAL, il festival dedicato alla politica, alla società e alla cultura dell’Europa centrale, orientale e balcanica, promosso da Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa del Centro per la Cooperazione Internazionale, Scuola di Studi Internazionali dell'Università di Trento e East Journal.

Giunto alla sua seconda edizione, l’evento proporrà due giorni di dibattiti, incontri, mostre fotografiche e proiezioni di documentari per approfondire temi di attualità europea: dall’allargamento dell’UE alle sfide ambientali, dai movimenti sociali alle minacce per la democrazia, dalla guerra in Ucraina ai nuovi scenari nel Caucaso. 

Il festival intende offrire al pubblico un’occasione per appassionarsi a un’area spesso finora percepita come periferica negli equilibri globali, ma determinante per l’integrazione europea. 

Per questa ragione l’edizione di quest’anno si svolgerà in collaborazione con Europe Direct Trentino, in occasione della Festa dell’Europa.

Nuove frontiere dell’Europa: allargamento, ambiente e società civile
Il festival sarà aperto il pomeriggio di venerdì 9 maggio dalla Lectio Magistralis del professore emerito Philippe Schmitter (Istituto Universitario Europeo), dal titolo “Cosa è andato storto con la democrazia in Europa?”, con una riflessione sulle dinamiche politiche generate dall’ingresso dei nuovi membri dell’Unione Europea e sul futuro del progetto europeo nel nuovo scenario internazionale. 

Il pomeriggio proseguirà con due panel accomunati dal tema dell’allargamento a Est dell’Unione europea. Nel primo panel giornalisti e giornaliste di sei importanti testate indipendenti della regione discuteranno della possibilità che l’integrazione europea contribuisca alla tutela dell’ambiente nel Sud Est Europa. 

Il secondo panel discuterà i movimenti sociali che stanno scuotendo i paesi dei Balcani e del Caucaso, in una fase in cui il processo di allargamento sembra essere in stallo grazie alla partecipazione di Massimo Moratti (OBCT), Davide Denti (Commissione Europea), Aida Kapetanović (Università di Fiume e Belgrado) e Sophie Gueudet (Scuola Superiore Sant'Anna). 

Crisi della democrazia in Romania, nuove geografie del conflitto in Ucraina e un Caucaso a sorpresa
Il 10 maggio, il festival proseguirà con una discussione sulla crisi della democrazia, la disinformazione e il populismo, con Francesco Magno (Università di Trento), Rebecca Grossi (Università di Lipsia) e Gianmarco Bucci (Scuola Normale Superiore), che si concentreranno sull’esito del primo turno delle elezioni presidenziali in Romaniadopo l’annullamento dello scorso dicembre. 

Nel pomeriggio, una tavola rotonda dal titolo “Abbiamo perso l’Ucraina?” analizzerà le profonde trasformazioni in atto nella società ucraina generate dalla guerra con i contributi di Simone Attilio Bellezza (Università del Piemonte Orientale), Marco Puleri (Università di Bologna), Carolina De Stefano (Luiss School of Government), Giulia De Florio (Università di Parma) e Matteo Zola (East Journal).

Nel dialogo “Il Caucaso a sorpresa”, Alessandra Russo (Scuola di Studi Internazionali) e Giorgio Comai (OBCT) discuteranno con il pubblico gli sviluppi più recenti nella regione, dalla fine del conflitto in Nagorno Karabakh, alle proteste in Georgia e alle nuove prospettive europee dell’Armenia. 
Racconti per immagini, “Non solo turisti” e “Cercando Europa un libro dopo l’altro” 

Concluderà la prima serata il documentario My Father’s Diaries / I diari di mio padre, del regista Ado Hasanović, presente in sala per un incontro con il pubblico. Il film offre uno sguardo sulla vita a Srebrenica durante la guerra, attraverso le riprese amatoriali realizzate dal padre del regista e brani tratti dai suoi diari. 

Tre mostre fotografiche arricchiranno il Festival. Georgia’s Black Gold: Istantanee e impressioni dalla città delle miniere bolsceviche e delle “bare volanti” di Stalin del fotografo Alberto Canci; la mostra di Memorial Bielorussia: 30 anni di regime in 30 manifesti dell’artista Artur Vakarov che attraverso il design riflette sulle dinamiche politiche, sociali e culturali legate al regime autoritario bielorusso; Balcani on the Road del fotografo siciliano Roberto Strano, che porta all’Estival alcuni dei suoi scatti recenti nel sud-est Europa. 

Infine, Estival parlerà di turismo di montagna nei Balcani con Luca Lietti e di letteratura est europea con l’editore trentino Keller. 

Estival è realizzato grazie al cofinanziamento della Provincia Autonoma di Trento, dell’Università di Trento, dell'Iniziativa Centro Europea – InCE di Trieste, e dell’Unione Europea.

PROGRAMMA DETTAGLIATO: https://www.balcanicaucaso.org/Estival-2025

9 Mag

#ULTIMOGIORNODIGAZA.

9 Mag

La data scelta dai promotori di una lettera pubblica per un’azione diffusa, dal basso e online, ha un preciso significato. È il 9 maggio, la giornata in cui tradizionalmente si celebra l’Europa e il suo processo di unificazione.

Non è certo casuale. “Senza il mondo Gaza muore. Ed è altrettanto vero che senza Gaza siamo noi a morire. Noi, italiani, europei, umani.” La scelta di utilizzare le potenzialità della rete – i social, i canali video, i siti – ha un preciso obiettivo: allargare la partecipazione anche a chi non scende in piazza, ma esprime da mesi il proprio disagio, il senso profondo di impotenza sulla strage in corso e sull’inazione dei governi, soprattutto di quelli europei e occidentali.

Non a caso la parola chiave usata, lo hashtag da diffondere nella rete, spinge sulla responsabilità individuale e collettiva: #GazaLastDay, #UltimogiornodiGaza. Dopo ben oltre cinquantamila palestinesi uccisi dalle forze armate israeliane, di cui almeno un terzo bambini, e un territorio, quello di Gaza, quasi completamente distrutto dai bombardamenti. I firmatari sottolineano “la consapevolezza che noi siamo loro. E che a noi – italiani ed europei – verrà chiesto conto della loro morte. Perché a compiere la strage è un nostro alleato, Israele. Per ripudiare l’Europa delle guerre antiche e contemporanee, per proteggere l’Europa di pace nata da un conflitto mondiale, esiste un solo modo: proteggere le regole, il diritto, e la giustizia internazionale”.

La mobilitazione per il 9 maggio: l’Europa contro il genocidio

Spezziamo la solitudine e l’impotenza come individui e come associazioni.
Facciamo diventare Gaza protagonista della giornata dell’Europa.
Facciamolo con una mobilitazione generale sui social: Instagram, Facebook, X.
Inondiamo il web di post.
Quando? Tutto il giorno del 9 maggio (dalla mattina alla notte)

Come?
a) Pubblichiamo sui nostri social gli hashtag: #ultimogiornodigaza #gazalastday
b) postiamo quel che vogliamo, che ci rappresenta:
brevi video (con versi, canzoni, letture, riflessioni…); disegni; un cartello con una frase; una foto; una vignetta;
l’immagine del logo dell’iniziativa (che abbiamo realizzato e che vi abbiamo inviato) etc.
c) e infine condividiamo, condividiamo, rilanciando più post possibili con gli hashtag #ultimogiornodigaza #gazalastday

Che sia un diluvio.

***

Appello Ultimo giorno per Gaza

Il 9 maggio è la Giornata dell’Europa: ma è anche l’ultimo giorno di Gaza. Perché il tempo sta finendo, per questa terra nostra. Questa terra del Mediterraneo, il mare che ci unisce.

Per questo, in quella giornata in cui ci chiediamo chi siamo, vi chiediamo di parlare di Gaza, di farlo ovunque vorrete. E di farlo, tutte e tutti, sulla rete: su siti, canali video, social. E sempre con l’hashtag #GazaLastDay, #UltimogiornodiGaza.

Senza il mondo Gaza muore. Ed è altrettanto vero che senza Gaza siamo noi a morire. Noi, italiani, europei, umani.

Per rompere il silenzio colpevole useremo la rete, che è il solo mezzo attraverso cui possiamo vedere Gaza, ascoltare Gaza, piangere Gaza.

Perché possano partecipare tutte e tutti, anche solo per pochi minuti. Anche chi è prigioniero della sua casa, e della sua condizione: come i palestinesi, i palestinesi di Gaza lo sono. Perché almeno stavolta nessuna autorità e nessun commentatore allineato possa inventarsi violenze che occultino la violenza: quella fatta a Gaza.

Sulla rete, e non solo. Per chi vuole mettere in rete ciò che succede nelle piazze e nelle comunità che si interrogano, assieme, su come fermare la strage.

Con la consapevolezza che noi siamo loro. E che a noi – italiani ed europei – verrà chiesto conto della loro morte. Perché a compiere la strage è un nostro alleato, Israele. Per ripudiare l’Europa delle guerre antiche e contemporanee, per proteggere l’Europa di pace nata da un conflitto mondiale, esiste un solo modo: proteggere le regole, il diritto, e la giustizia internazionale. E soprattutto guardarci negli occhi, e guardarci come la sola cosa che siamo. Umani.

Aggiungiamo tutte le parole che vorremo usare all’hashtag #ultimogiornodigaza #gazalastday.

Senza scomunicarne nessuna, senza renderne obbligatoria nessuna. Per chiamare le cose con il loro nome. Ora è il momento di costruire una rete di senza-potere determinati a prendere la parola. E il 9 maggio è la prima tappa di una strada assieme.

Perché la strage, perché il genocidio, abbiano fine. Ora.

Paola Caridi, Claudia Durastanti, Micaela Frulli, Giuseppe Mazza, Tomaso Montanari, Francesco Pallante, Evelina Santangelo

Adesioni

Ubah Cristina Ali Farah
Alessandra Algostino
Massimo Amato
Alessandra Annoni...

SEGUE SU: Minimaetmoralia.it

10 Mag

Full Contrast

10 Mag

15 Mag

Multimage al Salone Internazionale del Libro di Torino

15 Mag - 19 Mag

L’importanza delle migliaia di libri esposti al salone internazionale della fiera del libro di Torino per l’alto valore e ideale della conoscenza e del sapere che si tramandano di generazione in generazione nella storia dell’umanità. Di Laura Tussi.

Libri che spaziano tra varie tematiche dalla pace al disarmo ora esposti al salone internazionale del libro di Torino, insieme ad altre eminenti realtà editoriali e importanti case editrici, tra cui la nostra Multimage, la casa editrice dei diritti umani, per la pace e la nonviolenza.

Multimage APS, un'associazione editoriale no-profit, mira a diffondere l'Umanesimo Universalista, valorizzando diritti umani, pace, nonviolenza, inclusione, diversità, economia solidale e spiritualità.

Tutto questo per ribadire un forte ripudio della guerra imposta dai poteri forti in ogni longitudine e latitudine del pianeta, dalla guerra in corso in Ucraina al genocidio in atto a Gaza e in Cisgiordania. E non dobbiamo mai smettere, in qualità di intellettuali, di denunciare con i nostri libri e articoli le barbarie perpetrate nel mondo e questa continua militarizzazione della società a tutti i livelli delle istituzioni e l'immane escalation militaresca e bellicista. Con i missili ipersonici siamo molto vicini alla crisi atomica o peggio all'ecatombe nucleare. Il tutto dovuto a una escalation criminale irrefrenabile.

La valenza pedagogica e culturale della scrittura e della lettura rappresentano un antidoto, un modo per fornire strumenti al fine di sviluppare anticorpi contro l’indifferenza, l’odio, l’ignoranza e quindi contro ogni forma di violenza e di razzismo e contro la guerra.

Proprio per questo motivo, momenti e eventi come il Salone internazionale del libro sono fondamentali e soprattutto è di fondamentale importanza la partecipazione di piccole, ma molto attive e creative, realtà editoriali come Multimage.

Il Salone del Libro di Torino! È uno degli eventi culturali più importanti in Italia, dedicato ai libri e alla lettura. Si tiene ogni anno a Torino, solitamente a maggio, e attira migliaia di visitatori, autori e editori da tutto il mondo.

È uno dei principali appuntamenti per gli amanti dei libri e della lettura. Con le Edizioni Multimage tutto questo si arricchisce di una innovativa validità e idealità e fondamentale presenza con importanti autori del mondo della Nonviolenza e del pacifismo sempre più che mai attuali in una congiuntura drammatica come quella contemporanea con la terza guerra mondiale a frammenti in prospettiva e il genocidio di Gaza e Cisgiordania in atto.

Durante il Salone, a cui quest’anno parteciperà anche Multimage Edizioni, si potranno trovare tra una decina di libri delle edizioni Multimage, tra cui i saggi di Alberto L’Abate e Gianmarco Pisa, anche il nuovo saggio di impegno e attivismo di Pierpaolo Loi, dal titolo profondo e al contempo accattivante e provocatorio, “Il Dio in cui non credo”, con la mia prefazione. 

La mia prefazione a un libro a cui credo.
"Il Dio in cui non credo". Saggio del nostro amico Pierpaolo Loi. E sono felice e lusingata e entusiasta di aver contribuito a questa significativa opera autobiografica e storica e pedagogica con la mia prefazione.

I Libri sono correlati e collegati da un medesimo leitmotiv, da uno stesso filo conduttore, da un coerente filo rosso che trasporta e conduce il lettore nella fascinazione della lettura e della conoscenza dal concetto di pace e nonviolenza attiva all’esigenza del disarmo nucleare, per il clima e la pace e la solidarietà tra i popoli, le genti e le minoranze. 

Per questo invitiamo ad andare a visitare il salone internazionale del libro di Torino e a leggere la nostra cospicua produzione che si pone l’obiettivo di aiutare e sostenere e solidarizzare con le varie realtà e comunità di impegno civile e di resistenza attiva contemporanea e di nonviolenza creativa presenti oggi nella nostra realtà nazionale e internazionale di attivismo nonviolento.

Presso lo stand di Toscana Libri saranno presenti appunto alcuni libri di Multimage Edizioni:

Le porte dell’arte (di Gianmarco Pisa)

Vuoi fare pace (di Cassarà, Bruno, Meloni)

Giovani e pace (di Alberto L’Abate)

Il Samudaripen: genocidio dei rom e sinti nella Seconda guerra mondiale (a cura di Andrea Vitello)

Il Dio in cui non credo (di Pierpaolo Loi)

Carcere ai ribell3 (a cura di Nicoletta Salvi)

La scatola dei biscotti (di Giovanni Mereghetti)

Il Pelecidio (di Luca Sciacchitano)

La guerra all'idrossiclorochina al tempo della Covid-19 (di Lorenzo Poli)

Erbe di casa (di Emanuela Annetta).

Sostiene Pierpaolo Loi, autore importante di Multimage: “Grazie a Laura Tussi per la prefazione alla mia raccolta di scritti dal titolo "IL DIO IN CUI NON CREDO. Alla scuola di Oscar Arnulfo Romero martire per la giustizia la nonviolenza la pace", Multimage 2025. Ringrazio la Multimage, la casa editrice dei diritti umani, per la fiducia accordatami e per l'accurato lavoro editoriale.  Il libro sarà presente, insieme ad altri volumi della Multimage, al Salone del libro di Torino, stand Regione Toscana, dal 9 al 13 maggio. […] La prefazione - per l'impegno encomiabile di Laura Tussi - è stata pubblicata su diversi organi di informazione. La potete leggere anche sul portale Unimondo oltre che su vari siti web".

Un dio in cui non credo perché non può essere rappresentato dal dio denaro, dal dio petrolio, dal dio terre rare e dal dio di tutti i beni comuni e preziosi che offre Madre Terra e che invece sono sottratti con la violenza ai popoli più fragili e inermi con azioni di forza e con la guerra a oltranza con atti bellicisti e di mano militare e di prepotenza e prevaricazione fascista e colonialista di brutale intensità accompagnati dalla propaganda di guerra tramite i mezzi di comunicazione di massa.

La Multimage al Salone del Libro di Torino è un'occasione perfetta per affrontare anche questi temi e scoprire nuovi autori, acquistare libri e vivere l'atmosfera culturale della città. 

Sei un appassionato di letture?

Durante il Salone, si potranno trovare Stand di editori e librerie con le ultime novità e bestseller e interagire con incontri con autori e dibattiti su temi attuali tramite presentazioni di libri e workshop per adulti e bambini e mostre e installazioni artistiche ispirate ai libri.

Il Salone del Libro di Torino è un'occasione unica per approfondire e aprire i nostri orizzonti culturali e letterari.

Se siamo appassionati di libri, il Salone del Libro di Torino è un evento che non si può perdere!

16 Mag

Università "La Sapienza": pace, disarmo, giustizia sociale

16 Mag

Università "La Sapienza": pace, disarmo, giustizia sociale.

In collaborazione con il Quotidiano FARO DI ROMA un convegno su pace, disarmo totale e giustizia sociale, in memoria di Papa Francesco per “Arrestare il processo di dissolvimento del mondo civile e gettare le basi di un ordine nuovo”

Tra i relatori: FABRIZIO CRACOLICI, SALVATORE IZZO, LUCIANO VASAPOLLO, LAURA TUSSI.

Nell’ambito delle lezioni di Economia dello Sviluppo del professor Luciano Vasapollo Venerdì 16 maggio 2025 ore 14.00 Università La Sapienza, Edificio Marco Polo, Facoltà di Lettere la prima nel mondo.

Il tema del disarmo, pur con prospettive e linguaggi diversi, trova echi significativi sia nel pensiero di Antonio Gramsci che negli appelli di Papa Francesco che nel suo ultimo Messaggio di Pasqua, lo scorso 20 aprile, alla vigilia della morte, aveva reiterato la richiesta di un disarmo totale. Entrambi pongono l'accento sulla necessità di superare le logiche di potere e violenza, per costruire una società più giusta e pacifica.

17 Mag

Lago Ciad, nel cuore della crisi

17 Mag

23 Mag

Festa della Costituzione

23 Mag - 25 Mag

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Venerdì 9:

ESTIVAL

9 Mag 09:00 - 10 Mag 20:00

#ULTIMOGIORNODIGAZA.

9 Mag 12:00