Eventi | Marzo 2025:

1 Mar

Manifestazione di sostegno e solidarietà al popolo congolese

1 Mar - 11 Mar

Il Trentino scende in piazza per il Congo - Manifestazione di sostegno e di solidarietà al popolo congolese (Sabato 1 marzo 2025 alle 16.30, Piazza D’Arogno, Trento)

La Repubblica Democratica del Congo è vittima di una guerra economica che, dal 1996, ha causato oltre 10 milioni di vittime, di fatto il conflitto più sanguinoso dopo la Seconda Guerra Mondiale. Questa guerra, ancora oggi, in questo momento, continua a mietere vittime nel silenzio della comunità internazionale. Questo conflitto, apparentemente lontano, è in realtà profondamente legato alle nostre vite: è infatti alimentato dall’estrazione e dal traffico illegale di minerali indispensabili per la nostra tecnologia. Il coltan (80% della produzione mondiali proviene dal Congo) è essenziale per i nostri smartphone, il cobalto (70% estratto in Congo) è fondamentale per le batterie delle auto elettriche e quindi elemento chiave per la transizione verde. A questi si aggiungono tungsteno, oro, rame, stagno e altri minerali strategici.

Il Congo è ricco da morire, ma i congolesi stanno morendo per questa ricchezza. È un paradiso terrestre, ma il suo popolo vive un inferno. Nel conflitto sono coinvolte centinaia di milizie armate. Tra le più feroci vi sono le ADF (legate all'Uganda e allo Stato Islamico), ma il gruppo più temibile è l’M23, nato nel 2012 e derivato da altre milizie come RCD-Goma e CNDP. Diversi rapporti delle Nazioni Unite hanno dimostrato, senza ombra di dubbio, che l’M23 è stato creato ed è finanziato dal Ruanda, il quale gode del sostegno di potenze come USA, Canada, Regno Unito, Francia, Israele e l’Unione Europea. A fine gennaio 2025, il conflitto si è ulteriormente intensificato. Il 27 gennaio, la città di Goma, capoluogo della ricchissima provincia del Nord-Kivu e luogo dove, esattamente 4 anni fa, furono assassinati l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci ed il congolese Mustapha Milambo, è stata occupata dall’M23 e dall’esercito ruandese (presente in Congo con oltre 4000 militati come dimostrano rapporti di esperti delle Nazioni Unite). In soli tre giorni, si sono contate oltre 6.000 vittime, con stupri e gravi violazioni dei diritti umani, oltre ad una palese violazione del diritto internazionale: abbiamo un paese, il Ruanda, che sta destabilizzando, aggredendo e occupando un altro paese, il Congo. E, purtroppo, nell’inazione e silenzio complice della comunità internazionale. Si denuncia tra le altre cose il fatto che l’Unione Europea abbia firmato un Memorandum economico il 19 febbraio 2024 con il Ruanda per l’approvvigionamento di materie prime critiche, che questo paese non possiede e che va a saccheggiare proprio nell’est del Congo. Dopo la caduta di Goma (Nord-Kivu), il conflitto ha raggiunto Bukavu, capoluogo del Sud-Kivu: da queste zone proviene l’80% del cobalto mondiale!

Di fronte a questa tragedia umana ed umanitaria senza precedenti, da cittadino trentino, impegnato nella difesa dei diritti umani e nella promozione della pace e della giustizia, nativo di Bukavu (dove, dal 1996 al 2000, ho perso tanti parenti e dove vive ancora la mia famiglia), insieme a diverse realtà del territorio con cui collaboro da molto tempo, abbiamo convenuto di promuovere e organizzare una manifestazione, sabato 1 marzo 2025, alle ore 16:30 in Piazza D’Arogno a Trento, ed invitare tutte le cittadine e i cittadini trentini, le istituzioni e le associazioni del territorio a partecipare numerosi e, insieme, esprimere il nostro sostegno e la nostra solidarietà al popolo congolese e chiedere un impegno della comunità internazionale per mettere fine a questo conflitto. L’evento, promosso e organizzato dalla rete "Insieme per la Pace in Congo", ANPI Trentino, Coordinamento delle Associazioni della Vallagarina per l'Africa (CAVA), Atlante dei Conflitti e delle Guerre nel Mondo, Centro Sociale Bruno, Forum Trentino per la Pace e Diritti Umani, e Tribù del Mondo e dalle Donne in Nero di Rovereto, si svolgerà in modalità sit-in. Invitiamo i partecipanti a portare bandiere della pace e, se possibile, qualche cartellone, esprimendosi con messaggi di pace per chiedere la fine del conflitto. Oltre all’invito a coprire questo evento, chiediamo alla stampa e ai media della nostra provincia di darne ampia comunicazione e fare tutto il possibile per contribuire a rompere il silenzio su questo conflitto.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti, è possibile contattarmi direttamente al numero +39 320 430 9765. Uniti per la pace, contro l’indifferenza! Per il comitato organizzatore, John Mpaliza, portavoce della rete "Insieme per la Pace in Congo". 

Di seguito anticipiamo l'intervento congiunto che sarà letto a nome delle redazioni di Atlante delle Guerre e dei conflitti del Mondo e di Unimondo: 

"E’ la nostra guerra. Continuiamo a non dirlo, a fare finta di niente, ma questa è da trent'anni la nostra guerra. Certo, a morire sono altri, che nemmeno conosciamo. Certo, ad essere devastata e distrutta è una terra in cui non viviamo, lontana, di cui sappiamo poco o nulla. 

Ma quella che nella Repubblica Democratica del Congo si combatte oggi, come ieri, come l’altro ieri, è la guerra che noi vogliamo e alimentiamo. La alimentiamo con le nostre abitudini insane, con i nostri acquisti leggeri e spensierati di migliaia di smartphone, computer, forni microonde, auto supertecnologiche. La vogliamo per poter mantenere il nostro stile di vita e di consumi, a dispetto di tutto e di tutti. La alimentiamo con l’indifferenza che mostriamo per trent’anni di stragi senza senso e senza futuro.

Fate attenzione: di tutto questo nostro essere indifferenti e lontani parlano i fatti. Ce lo raccontano due rapporti delle Nazioni Unite che dimostrano come, in questi tre decenni, multinazionali e governi abbiano alimentato le tante guerriglie di quell’area del Mondo, con l’obiettivo di controllare estrazione e traffico di minerali preziosi o indispensabili all’industria. Leggeteli quei rapporti: fanno nomi e cognomi dei responsabili. E dietro quei nomi e cognomi di società ci siamo noi, come consumatori irresponsabili e bulimici. Poi, ci sono i passaggi politici, gli accordi internazionali. Come quello che lo scorso anno l’Unione Europea firmò con il Ruanda per le forniture di coltan, dimenticando che il Ruanda non ha coltan, lo ruba o preleva illegalmente dalla Repubblica Democratica del Congo. Un accordo commerciale insensato e criminale, utile per alimentare la guerra e per dimostrare l’egoismo ignorante di chi dovrebbe governare in base ai principi del diritto internazionale e umanitario.

E’ in questo panorama che la guerra in Congo continua la propria strage ed impedisce ad un popolo di vivere la propria vita e costruire il proprio futuro. Sapere cosa accade è fondamentale per capire come reagire. L’Informazione è la base di questo sapere. Dobbiamo chiedere ai media - dobbiamo costringerli - di raccontare di più e meglio quello che accade. Dobbiamo essere informati e attraverso questo agire per aiutare il popolo congolese ad aprire una finestra di speranza. Noi, come Atlante delle Guerre/Associazione 46mo Parallelo, lo facciamo da sempre. Continueremo a farlo e continueremo ad essere a fianco di chi vuole denunciare questa enorme e ormai antica atrocità. Ci saremo, per ricordare a noi stessi e a tutti che questa è la nostra guerra".

15 Mar

Quale sicurezza e pace per i popoli?

15 Mar

15 Marzo 2025. Rovereto, Auditorium Brione - Via S. Pellico . Invito all’incontro di rete su pace e guerre con ospiti delle reti nazionali e riflessioni internazionali. 

"Dagli scenari di riarmo ai percorsi di negoziato ed educazione alla pace e disarmo".

Titolo e contenuti dell’incontro: 

Quale sicurezza e pace per i popoli?

ore 16.30 benvenuto musicale a cura del gruppo Sheba.

ore 17 interventi

“La sicurezza europea e i suoi costi”

  •  dott. Marco De Andreis dell’USPID - Unione degli Scienziati Per Il Disarmo.-.-

Se vuoi la pace prepara la pace con i saperi della nonviolenza”.

  • Pasquale Pugliese - Coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, formatore e autore di un libro su Aldo Capitini e su “Disarmare il virus della violenza”.-.-.- 

Percorsi per il disarmo e l’educazione alla pace tra i popoli”.

  • Laura Tussi - Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Appartenente al coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale.
  • Fabrizio Cracolici - Attivista di pace e Videomaker, Dirigente del direttivo A.N.P.I. provinciale Monza e Brianza.-.-.-

ore 18.30 flashmob in Piazza della Pace “Illuminiamo la Pace, basta guerre!”

Usando le luci dei lumini/fiaccole e con i cellulari - illumineremo la piazza accompagnati da musica e interventi conclusivi.

Invito proposto da una rete di associazioni tra cui il “Centro Pace ecologia e diritti”, A.N.P.I. Rovereto -allagarina, Donne in Nero Rovereto, Movimento Nonviolento sez. Trentino, Quilombo trentino.-.-

Adesioni entro il 27 febbraio a roveretopace@gmail.com

Viviamo in un’epoca di guerre diffuse e permanenti. Papa Francesco parla della “Terza guerra mondiale a pezzi”. Questo scenario chiama in causa direttamente la nostra coscienza e responsabilità come società civile. Non possiamo negoziare la pace, ma abbiamo il dovere di stare dalla parte delle vittime e fare tutto il possibile per evitare che siano sacrificate alla logica della guerra.

Tre anni dell’invasione della Russia in Ucraina. Tre anni di guerra. Tre anni di escalation militare. Tre anni in cui l’Europa è piombata in una economia di guerra. Tre anni di morti, distruzioni, milioni di sfollati. Tre anni di guerra alla natura e alle risorse del pianeta. Tre anni di oblio della ragione e della politica, in balia della violenza delle armi, dell’arroganza e della prepotenza.

L’incapacità dell’Europa di essere attore credibile nelle crisi e nei conflitti di questi anni mette in luce una questione ineludibile: l’UE non ha bisogno di un’economia di guerra, ma di cominciare, finalmente, a sviluppare una politica e una diplomazia di pace. Anche l’Italia, non da oggi, ha intrapreso questa strada con stanziamenti sempre più ingenti nel settore militare e l’acquisto di nuovi e sempre più sofisticati armamenti.

Cessate il fuoco è la priorità, oggi più di ieri. Fermare la guerra in Europa per ristabilire giustizia e sicurezza condivisa con gli strumenti della politica e della diplomazia, nel quadro del diritto internazionale e non con nuovi ricatti o accordi segreti.

17 Mar

Donne che Cambiano il Mondo

17 Mar - 23 Mar

COMUNICATO STAMPA

Culture Against Racism - Donne che Cambiano il Mondo

Arte, cultura e partecipazione per contrastare il razzismo e promuovere l'inclusione

17-23 Marzo 2025 – XXI Settimana di Azione contro il Razzismo

L’arte e la cultura possono cambiare il mondo. Con ‘Culture Against Racism - Donne che Cambiano il Mondo’, vogliamo dare voce a storie di coraggio e inclusione per contrastare il razzismo e costruire un futuro più giusto.

Con l’inizio della XXI Settimana di Azione contro il Razzismo, prende il via il progetto “Culture Against Racism - Donne che Cambiano il Mondo”, promosso da Associazione Dire Fare Cambiare APS con il supporto di una significativa rete di partner: CAG Liberi d'Arte, Casa Africa, CSV Lazio, DamArte, Differenza Donna, Ferrara Buskers Festival, Fuori Contesto, Italia Che Cambia, ItaliaHello, M.AS.C. Aps, Mediterranea Saving Humans.

Il progetto ha ricevuto un finanziamento nazionale pubblico dall'UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - nell'ambito delle attività della XXI Settimana di azione contro il razzismo, trasformando arte e cultura in strumenti di dialogo, inclusione e contrasto alle discriminazioni. L'iniziativa coinvolge scuole (Istituto Comprensivo Rosetta Rossi di Roma e il Liceo Scientifico Statale G. Alessi di Perugia) i/le giovani del C.A.G. Liberi d’Arte di Roma, i detenuti del carcere di Rebibbia Reclusione in un percorso educativo e creativo ispirato alle storie di sei donne icone globali dei diritti umani: Rosa Parks, Angela Davis, Wangari Maathai, Marielle Franco, Malala Yousafzai e Nadia Murad.

Un Ponte tra Educazione e Creatività

Attraverso laboratori artistici, una campagna di comunicazione partecipativa, una mostra dedicata e attività educative, il progetto mira a decostruire stereotipi, amplificare voci spesso marginalizzate e promuovere un cambiamento culturale duraturo.

“Partendo dalle storie di chi ha fatto della lotta al razzismo la propria ragione di vita, vogliamo arrivare a tanti e tante giovani, trasmettendo loro un messaggio chiaro: ognuno di noi ha un ruolo nella battaglia contro il razzismo. Nessuno può voltarsi dall'altra parte, perché il cambiamento dipende da ciascuno di noi”, afferma Giulia Morello, Presidente di Dire Fare Cambiare APS. 

L'Apprezzamento di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace 

Il progetto ha ricevuto il sostegno e l’apprezzamento di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace, che ha inviato un messaggio di incoraggiamento ai giovani ambasciatori e ambasciatrici antirazzisti/e coinvolti/e. Ha sottolineato il valore della loro voce e delle loro azioni, ricordando che, in un mondo spesso diviso, hanno il potere di costruire ponti e promuovere un futuro basato su dignità e rispetto. Ha infine esortato i ragazzi e le ragazze a credere nel potere dei loro sogni e nel cambiamento che possono generare.

https://youtu.be/uMzukZMPwUc?si=UFS-RiJKQGUL8qX8 

Eventi in Primo Piano

 Dal 17 al 23 marzo 2025
- Mostra delle illustrazioni di Elisa Pacitti presso il CAG Liberi d'Arte (Roma – XIII Municipio), con i ritratti delle sei donne simbolo del progetto. 
- Divulgazione online del questionario anonimo sulla percezione del razzismo in Italia, per raccogliere dati e stimolare riflessioni. 
- Lancio della campagna di comunicazione social, con video e testimonianze realizzate dai ragazzi e diffusi sui canali @direfarecambiare2030.
- 21 marzo – Lancio ufficiale della canzone originale “Dieci, Cento, Mille Rosa”, composta da Assia Fiorillo, con testo scritto insieme a Giulia Morello. Il brano, ispirato a Rosa Parks, simbolo della lotta per i diritti civili, esprime il desiderio di cambiamento e il rifiuto di ogni discriminazione dei/lle tanti/e giovani partecipanti al progetto. Nel 1955, Rosa Parks si rifiutò di cedere il suo posto a un passeggero bianco su un autobus, innescando una protesta che avrebbe segnato la storia del movimento per i diritti civili negli Stati Uniti. A vent'anni dalla sua scomparsa, il suo coraggio continua a ispirare la lotta per l'uguaglianza e la giustizia. Link per ascoltare il brano (dal 21/03 alle 12.00): https://distrokid.com/hyperfollow/assiafiorillo/dieci-cento-mille-rosa

17 aprile 2025 – Gran Finale al Campidoglio: Premio Cambiare 2025

- Premiazione degli Ambasciatori/rici Antirazzisti/e, un riconoscimento ai giovani partecipanti per il loro impegno. 
- Presentazione della canzone originale e proiezione del video. 
- Consegna del Premio Speciale “Voci contro il Razzismo”, a una personalità oa un progetto che si è distinto nella lotta al razzismo e nella promozione dell'inclusione.

 Per informazioni e richieste stampa: [email protected]
 Telefono: 3517792593
 Sito web: storiechecambianoilmondo.it
 Facebook: facebook.com/direfarecambiare2030
 Instagram: instagram.com/direfarecambiare2030

#CultureAgainstRacism #DonneCheCambianoIlMondo #NoRazzismi #stopracisme

23 Mar

Staffetta antifascista

23 Mar

Il 23 marzo a Roma ci saremo anche noi alla staffetta antifascista. Ci vediamo alle 9.30 in Piazza dell'Esquilino.

25 Mar

La follia del nucleare

25 Mar

La follia del nucleare. Con la rete Ican Premio Nobel per la pace 2017 per il disarmo nucleare universale

Presentazione del Libro "La follia del nucleare". Come uscirne con la rete Ican, Premio Nobel per la pace 2017 per il disarmo nucleare universale. Con la Partecipazione di GIORGIO CREMASCHI, SALVATORE IZZO, LUCIANO VASAPOLLO. e con i giornalisti e scrittori e mediattivisti per la pace LAURA TUSSI e FABRIZIO CRACOLICI.

In diretta Facebook e multimediale sulla pagina FaceBook di hubzineitalia. Il giorno martedì 25 Marzo 2025 ore 21.00.

Il 7 luglio 2017 si è verificata la svolta storica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari - TPAN, caratterizzata anche dal successivo riconoscimento, a fine anno, del ruolo della società civile con il premio Nobel per la pace conferito alla Rete ICAN (International campaign to abolish nuclear weapons) (Campagna per l'abolizione delle armi nucleari, premio Nobel per la pace 2017). Allo stesso tempo sembra però profilarsi all'orizzonte una nuova "guerra fredda" e il rischio di un conflitto nucleare comincia a riaffacciarsi persino nella consapevolezza pubblica, come si legge nella prefazione di Alex Zanotelli e nell'introduzione di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici. La spinta propulsiva del "percorso umanitario" verso il disarmo nucleare, sfociato nel TPAN, può subire rallentamenti. Il rilancio, perciò, dovrebbe passare anche per la via di nuovi percorsi complementari, in particolare attraverso la sua integrazione nel percorso di Parigi per il contrasto al cambiamento climatico. È a partire dalla situazione sopra delineata che, in questo libro, gli Autori intendono proporre una riflessione critica ed innovativa sulla "follia" del problema nucleare (detto mediaticamente "atomico") nei suoi multiformi aspetti tecnici, sociali e politici. Evidenziano la possibilità che una guerra nucleare possa essere scatenata per errore, le conseguenze cataclismatiche di un conflitto atomico, anche limitato, per il clima e per l'ambiente, l'esistenza di complessi militari industriali energetici, il nesso tra nucleare civile e nucleare militare ed infine il trattamento, più che problematico, delle scorie radioattive.

Informazioni: [email protected]

30 Mar

I partigiani della pace

30 Mar

  • Presentazione del libro: I partigiani della pace - EMI editrice missionaria italiana 

con gli Autori LAURA TUSSI e FABRIZIO CRACOLICI.

  •  Organizza Auser - Associazione “Cascina Triestina” di Nova Milanese.
  •  Con interventi di attori che leggeranno brani del libro.
  •  Domenica 30 marzo ore 15.30.

Nel salone dell’associazione culturale “Cascina Triestina”.

Informazioni: Marinella Rosselli, [email protected], 0362365161

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Domenica 23:

Donne che Cambiano il Mondo

17 Mar 09:00 - 23 Mar 20:00

Staffetta antifascista

23 Mar 09:30 - 23 Mar 12:30