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Europa: tratta esseri umani, bambini vittime
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"La tratta di esseri umani è un fenomeno multiforme e complesso che viola i diritti delle sue vittime, privandole della loro dignità umana, e che colpisce particolarmente i minori". Lo sottolinea Pippo Costella, Direttore dei Programmi di Save the Children Italia e membro del Gruppo di Esperti della Commissione Europea che ha redatto il Rapporto sulla Tratta di Esseri Umani presentato stamane a Bruxelles al Commissario per la Giustizia Franco Frattini. Sono moltissimi in Europa i bambini e le bambine vittime di tratta. Vengono reclutati dalle organizzazioni criminali nei paesi di origine, solitamente dell'Est e Sudest europeo, e trasportati nei paesi di destinazione (es. Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna) dove sono trattenuti o venduti a fini di sfruttamento sessuale, economico, lavorativo, di adozione illegale, spesso costretti a vivere in situazioni di vera e propria schiavitù.
"Fino ad oggi per debellare questo commercio di esseri umani i singoli Stati si sono concentrati esclusivamente nella repressione e nel contrasto del fenomeno criminale in sé", spiega Pippo Costella. "Tuttavia analogo impegno deve essere profuso nel sostegno e nella tutela dei diritti delle vittime di tratta. In particolare per i bambini oggetto di sfruttamento bisogna prevedere e rafforzare interventi di assistenza legale, psicologica e di aiuto all'inserimento sociale nei paesi di destinazione o al reinserimento sociale nei paesi di origine".
Ai minori stranieri presunti vittime di tratta vanno inoltre garantiti, nei paesi di destinazione, permessi di soggiorno per protezione sociale ed assistenza specifica nei procedimenti legali contro gli sfruttatori. I Paesi Membri dell'Unione Europea, come rimarcato anche nel Rapporto del Gruppo di Esperti presentato stamane a Bruxelles, debbono prendere misure appropriate affinché le vittime minorenni non siano ulteriormente penalizzate per la loro condizione irregolare legata allo status di residenza o all'attività illegale nella quale sono stati coinvolti al fine di sfruttamento dai trafficanti.
Save the Children sottolinea poi la necessità di dedicare particolare attenzione ai minori migranti non accompagnati, cioè a quei minori che lasciano il proprio paese e varcano le frontiere di un altro Stato da soli, alla ricerca di un lavoro e di migliori condizioni di vita. Si tratta di un gruppo molto vulnerabile ai fenomeni di tratta e sfruttamento, ai quali debbono essere garantiti, nei paesi di destinazione, gli stessi livelli di protezione e opportunità che spettano ai minori residenti, indipendentemente dal fatto che il loro status sia di regolari o di irregolari.
Save the Children auspica infine che il Rapporto presentato oggi dal Gruppo di Esperti della Commissione Europea rappresenti un utile strumento di orientamento nella formulazione di politiche e strategie efficaci nel contrasto del fenomeno e nella promozione dei diritti dei bambini vittime, sia a livello europeo che dei singoli Stati.