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Europa: fine dell'embargo UE di armi alla Cina?
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Durante il Consiglio Europeo in corso a Bruxelles (25 e 26 marzo) è possibile che venga revocato l'embargo di armi alla Cina in vigore dal 1989. Lo comunica una nota dell'APM (Associazione per i Popolo minacciati) che ha lanciato un appello urgente affinché non sia sospeso l'embargo di armi dell'UE verso la Repubblica Popolare Cinese.
Dichiarazioni per mettere fine all'embargo di esportazioni di armi dell'UE al Paese asiatico erano state fatte dal Segretario generale del Consiglio dell'EU, Javier Solana già nel febbraio scorso suscitando una grande eco nella stampa cinese. Il China Daily, riportava passi di un'intervista di Solana al quotidiano francese 'Le Temps' dove il Segretario Generale dichiarava che "l'Unione Europea è pronta a toglierlo", nonostante la forte opposizione degli USA. Le medesime dichiarazioni erano riportate anche da altri quotidiani cinesi in lingua inglese e sono state ripetute da Solana nei giorni scorsi.
Dichiarazioni gravi, quelle di Solana e di segno opposto al voto dello scorso dicembre del Parlamento Europeo di mantenere l'embargo di armi alla Cina. Durante il Consiglio europeo a Bruxelles lo scorso dicembre, il Presidente di turno dell'Unione Europea Silvio Berlusconi aveva presentato la proposta della Francia per la revoca dell'embargo di esportazioni di armi alla Cina. Ma alcuni giorni dopo, il Parlamento Europeo si era opposto in quanto come si legge nella risoluzione, la situazione dei diritti umani nella Repubblica popolare cinese ''resta insoddisfacente, le violazioni delle libertà fondamentali continuano, così come continuano le torture, i maltrattamenti e le detenzioni arbitrarie''.
Nonostante la recente liberazione di alcuni prigionieri politici, persistono in Cina le violazioni dei diritti umani; ciò ha portato gli USA a farsi promotori di una mozione di condanna della Cina nella Commissione Onu sui diritti umani in corso in questi giorni a Ginevra. La condanna Usa ha suscitato la reazione della delegazione cinese che ha rotto il dialogo con gli Stati Uniti sulla questione.
Va ricordato che, nonostante l'embargo, i Paesi dell'UE in questi anni hanno continuato a vendere armi alla Cina. Oltre a Francia, Gran Bretagna, Germania e Spagna anche l'Italia non ha osservato l'embargo. Il Governo Berlusconi due anni fa ha autorizzato 5 esportazioni di armi alla Cina per oltre 3 milioni di euro e lo scorso anno ne ha rilasciate 7 per un valore complessivo di ben oltre 22,8 milioni di euro. Il che fa della Cina il settimo paese per totale di esportazioni d'armi italiane fuori dai paesi Nato. [GB]