Dossier/ Vecchie e nuove sfide per le missioni multilaterali di Pace

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Grafico dal dossier Sipri

Nel 2022 sono state condotte 64 operazioni di pace multilaterali in 38 paesi/territori in tutto il mondo, il numero più alto nell’ultimo decennio. A dirlo è il dossier Sipri (L’Istituto Internazionale di Ricerche sulla Pace di Stoccolma) che ogni anno analizza e monitora le missioni di pace in corso. Come negli anni precedenti, le Nazioni Unite hanno condotto il maggior numero di operazioni di pace multilaterali, 20. Altre 38 operazioni sono state guidate da diverse organizzazioni e alleanze regionali, mentre sei sono state condotte da coalizioni di stati ad hoc. La maggior parte delle operazioni si sono svolte nell’Africa sub-sahariana (24), 18 in Europa, 14 in Medio Oriente e Nord Africa, 5 in Asia e 3 nelle Americhe.

Il numero del personale internazionale schierato per operazioni di pace multilaterali in tutto il mondo è aumentato del 2,79% nel 2022, raggiungendo 114.984 entro il 31 dicembre. I maggiori cambiamenti nel numero del personale sono stati un aumento di 3771 (4,2%) nell’Africa subsahariana e una diminuzione di 541 (–6,7%) in Europa. Nelle dodici missioni Onu di Peacekeeping sono stati uccisi 102 caschi blu nel 2022.

Cinque nuove missioni

Nel 2022 sono state istituite cinque nuove operazioni di pace in Kazakistan, Somalia, Guinea-Bissau, Repubblica Democratica del Congo ed Etiopia, per un totale di circa 26mila persone impegnate. Tutte e cinque sono state dispiegate da organizzazioni regionali. Secondo il Sipri le risposte fornite da queste organizzazioni si concentrano maggiormente sull’azione militare che su altri aspetti delle operazioni di pace, come il rafforzamento delle istituzioni e la protezione e la promozione dell’umanità diritti.

Una ‘missione flash’, durata solo tredici giorni, è stata l’operazione delle forze di mantenimento della pace in Kazakistan, messa in piedi dall’Organizzazione del trattato di sicurezza collettiva. Istituita il 6 gennaio 2022, aveva come obiettivo proteggere le infrastrutture strategiche e assistere le forze dell’ordine dopo che le manifestazioni guidate dall’aumento dei prezzi del carburante si erano trasformate in proteste di massa. Affermando che i gruppi terroristici internazionali avevano dirottato le proteste, il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev aveva chiesto il dispiegamento delle truppe della Csto. L’operazione è stata ufficialmente interrotta il 19 gennaio 2022, dopo che il Presidente ha annunciato di aver completato la sua missione...

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