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Dopo l'Asia, sosteniamo il diritto alla casa
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Il Comitato delle Associazioni per la Pace e i Diritti Umani di Rovereto e l'Associazione Tam Tam per Korogocho, propongono per venerdì 31 dicembre alle ore 20.30 presso la Sala Filarmonica su Corso Rosmini un incontro a cui seguirà l'ormai tradizionale fiaccolata di fine anno, che quest'anno sarà silenziosa. Il capodanno alternativo quest'anno sarà incentrato sul "diritto alla casa" in stretto adesione alla campagna W Nairobi W contro le demolizioni nelle baraccopoli di Nairobi, la capitale del Kenya. Ma non mancherà la dimostrazione di solidarietà alle popolazioni colpite dal catastrofico maremoto in Asia. A testimoniare la sua esperienza sarà p. Gabriele Garniga - missionario roveretano nello Sri Lanka che parlerà delle condizioni di vita degli abitanti dell'isola a cui saranno devolute le somme raccolte dai partecipanti.
Una serata all'insegna della sobrietà e dello stare assieme per riflettere sulla condizione di estremo disagio e precarietà in cui sono costretti a vivere milioni di persone che in ogni continente abitano le baraccopoli che di volta in volta prendono il nome di slum, bidonville, favela, barrios.
Persone che, prive di tutto, molto spesso in primo luogo del lavoro, si devono accontentare di un tetto di cartone, di lamiera, a volte di legno, senza nessun tipo di servizio come l'acqua potabile, le fognature, l'elettricità. Che fanno letteralmente i salti mortali per mettere assieme il pranzo con la cena e per assicurare un futuro non solo a se stessi ma anche ai figli e agli altri familiari che assieme con loro abitano quei pochi metri quadri di baracca.
Molto spesso la loro condizione di ultimi li costringe indifesi a subire le operazioni di demolizione e di sfollamento organizzate dai governi delle megalopoli dove vivono. Quest'anno a Nairobi si è però deciso di dire basta a questo trattamento disumano.
I Missionanari Comboniani, l'lnternational Alliance of Inhabitants, il Kutoka Parish Network, sostenuti in Italia dal gruppo Giovani Impegno Missionario, si sono impegnati a denunciare all'opinione pubblica internazionale l'abbattimento indiscriminato di migliaia di strutture (baracche, scuole, chiese, centri comunitari, cliniche, mercatini..) negli slums di Nairobi [tra cui Kibera, Korogocho, Kahawa]. Abbattimento che avrebbe provocato lo sfratto forzoso e il conseguente sgombero di oltre 350.000 persone senza che a queste, i poveri della città che vivono precariamente di lavori informali e di piccolo commercio, venisse offerto nessuna soluzione alternativa o compensazione.
Grazie a questa prima mobilitazione gli sgomberi sono stati bloccati
La seconda fase della campagna punta adesso a stimolare un intervento diretto del governo italiano affinché una parte del debito estero che il Kenya ha nei confronti del nostro paese (circa 90 milioni di euro) venga riconvertito in politiche abitative e sociali a favore della gente delle baraccopoli di Nairobi.
Di come si vive all'interno di una baraccopoli ci parlerà Monica Gaspari volontaria a Korogocho per oltre 4 anni, mentre Cesare Ottolini - responsabile dell'lnternational Alliance of Inhabitants oltre che della campagna parlerà anche della situazione italiana portando proposte nazionali e locali per il diritto alla casa. A conclusione verrà proiettato un videomessaggio di padre Alex Zanotelli affinchè l'anno 2005 sia un anno di speranza e di impegno civile.
L'appuntamento è per venerdì sera, alle ore 20.30 presso la Sala della Filarmonica sul Corso Rosmini. La conclusione, dopo un breve percorso per le vie del centro cittadino, è prevista verso le 23.00 in Piazza del Grano dove si concluerà con le musiche interetniche inserite all'interno del "Capodanno in capo al mondo" promosso dal Comune di Rovereto.