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Donazioni di plasma, Italia vicina all’autosufficienza
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Il plasma è una componente del sangue che serve a produrre, con lavorazioni industriali, farmaci salvavita per molte malattie gravi. La donazione del plasma ha procedure simili a quelle del sangue intero e avviene tramite un’apparecchiatura che si chiama «separatore cellulare», che separa immediatamente il plasma dal resto del sangue.
Nel 2018 la raccolta di plasma è cresciuta e l’italia è vicina all’autosufficienza. Una buona notizia per l’Italia che ha centrato gli obiettivi del Programma Nazionale Plasma: un piano che detta il percorso per arrivare all’indipendenza strategica, in particolare dal mercato nordamericano, entro il 2020. Per raggiungerla serve un altro sforzo e il Centro Nazionale Sangue - che ha diffuso i dati sulla raccolta del plasma nel 2018 - ci sta lavorando insieme al coordinamento delle associazioni dei donatori (Civis) e l’Associazione Italiana Immunodeficienze Primitive (AIP Onlus). I dati del Centro Nazionale Sangue sono positivi: nel 2018 dai donatori e dai Centri di raccolta del sangue sono partiti verso le aziende che lavorano il plasma 840.000 chili, 4.000 in più rispetto al 2017.
«Quasi tutte le Regioni sono in linea con gli obiettivi del Programma, con alcune come le Marche e la Sicilia che li hanno superati» spiegano dal Centro Nazionale Sangue. Ancora un po’ indietro il Molise, che ha raccolto meno dell’80% di quanto programmato. «Le Regioni in cui si dona più plasma -spiega il Centro Nazionale Sangue- sono le Marche, il Friuli Venezia Giulia e la Val D’Aosta, che sfiorano o superano i 20 chilogrammi ogni mille abitanti. Più distanti dagli obiettivi, invece la Campania, la Calabria e il Lazio, con le ultime due che però hanno aumentato la raccolta in linea con le richieste»... segue su Corriere.it
Di Giulio Sensi