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Di che si discute a Mumbai
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Il programma del Forum sociale mondiale di Mumbai è pensato in modo da concedere spazi ampi alle iniziative auto-organizzate. Gli organismi del Forum sociale mondiale [come la segreteria internazionale, il consiglio e il comitato promotore indiano] hanno tenuto per sé solo una parte delle attività.
Ogni giorno si succederanno diversi tipi di eventi, strutturati in base agli spazi disponibili in questo modo: una conferenza di 15-20 mila persone, una tavola rotonda con 4 mila persone, tre dibattiti per 4 mila persone, 200 seminari in cui si prevedono dalle 50 alle 1000 persone, attività culturali spontanee e continue, spazi culturali organizzati per teatro, danza, musica, poesia, otto proiezioni, esposizioni artistiche, spazi per la costruzione di alleanze e dialogo, testimonianze di resistenza [6-8 al giorno]. Gli organizzatori hanno deciso di riservare la conferenza plenaria e la tavola rotonda quotidiana agli assi principali del Forum: globalizzazione imperialista, patriarcato, militarismo e pace, localismo [integralismo e fondamentalismo religioso], oppressione di casta e razzismo. Tutti gli altri eventi saranno auto-organizzati: gli organizzatori si sono preoccupati solamente di accorpare i seminari con lo stesso tema.
Gli incontri si dipaneranno lungo alcuni temi [cui fanno riferimento alcuni sottotemi].
Militarismo, guerra e pace [contro la guerra globale e permanente; strategie Usa e resistenze; diritto dei popoli all'autodeterminazione; militarismo e impatto sulle donne; guerra e controllo delle risorse; ruolo dell'Onu; conseguenze dell'aggressione all'Iraq; Palestina; disarmo globale e nucleare; diritto internazionale e guerra; terrorismo di stato e diritti civili e politici]. In questo contesto, il Coordinamento per l'opposizione democratica irachena organizza la conferenza "per la fine dell'occupazione in Iraq" [il 17 gennaio], mentre, in perfetta sintonia con i delegati iracheni, alcune organizzazioni statunitensi [le ong American friends service committee e Global exchange, il Center for changes, e il Center for research and social change] daranno vita all'incontro: "Pace e giustizia globale o guerra e impero?". Nel corso delle quattro giornate, inoltre, si terrà l'assemblea mondiale del movimento contro la guerra, per discutere la situazione attuale ed elaborare strategie globali.
Media, informazione, saperi e cultura [contro la mercificazione di informazione; cultura, pluralismo e concentrazione dei mass-media; sponsorizzazione e censura; media alternativi; guerra, manipolazione delle immagini e giornalisti embedded; arte e trasformazione sociale; cultura del dissenso; privatizzazione di scienza e saperi; perdita di conoscenza delle comunità attraverso i brevetti; ingegneria genetica, brevetti sulle forme di vita; accesso ai saperi per il Terzo mondo; tecnologie dell'informazione: opportunità e sfide; media come strumenti di esclusione e spazio per una battaglia democratica]. La Free Software Foundation dell'India dà appuntamento per un seminario intitolato "La libertà conta!", e per tre giorni di dibattito sul sofrware libero [dal 17 al 20 gennaio]. Attac Germania ha invece proposto un momento di riflessione su globalizzazione e televisione.
Democrazia, ecologia e sicurezza economica: debito finanza e commercio [analisi critica di Fondo monetario, Banca mondiale e Wto, istituzioni della globalizzazione capitalista; separazione tra crescita economica e consumo delle risorse; rottura del potere dei mercati finanziari; accordi agricoli e sovranità alimentare; commercio equo; Nafta e altri trattati bilaterali]. Il 18 l'International development economics associates promuove il dibattito: "Gli strumenti dell'imperialismo: guerra, commercio e finanza". Il 19 la Rete europea di ricerca "Transform!" promuove "Globalizzazione, imperialismo ed impero".
Sviluppo democratico e sostenibile [terra e agricoltura; privatizzazione dei servizi fondamentali. Energia, acqua, trasporti e telecomunicazioni; mutamenti del clima, il protocollo di Kyoto; bio-sicurezza e cibi geneticamente modificati; biodiversità; femminilizzazione della povertà e delle migrazioni; controllo democratico dei beni comuni; modelli innovativi di sviluppo sostenibile]. Il 19 l'Unione indiana dei commercianti di strada e Street net promuovono "Commercianti di strada e globalizzazione". Il 18 gennaio Human rights law network promuove "Deportazioni e sviluppo urbano". Sempre il 18 il Forum mondiale delle reti della società civile discute del ruolo dell'Asia nella riforma delle Nazioni unite. Il 17, Forum mondiale dei popoli sull'acqua. Il 19, voci dai movimenti sociali africani a cura del Forum sociale africano.
Lavoro, impiego e riproduzione sociale [creare e distribuire la ricchezza diversamente: politiche monetarie e fiscali a favore dell'impiego; lavoro e logica del profitto; chiusura della fabbriche, riallocazione della produzione e movimento sindacale; sindacato e settore informale e su piccola scala; protezionismo e lavoro migrante; nuove tecnologie e produzione automatizzata: impatto sui lavoratori e le lavoratrici; fine del lavoro e altre teorie; valutazione del lavoro casalingo e della riproduzione sociale; il sindacato nella costruzione della movimento sociale globale]. Il 18 gennaio la Federazione internazionale dei lavoratori metalmeccanici ha indetto il seminario su "lavoro e sviluppo sostenibile".
Settori sociali [cibo, salute, educazione] e sicurezza sociale [impatto della privatizzazione dei servizi sociali, Gats; sicurezza sociale, pensioni e sistema sanitario; mercificazione di salute e educazione; diritti dell'infanzia; politiche di controllo della natalità; riproduzione, salute e diritti sessuali]. Il 18 la segreteria municipale dell'istruzione di Porto Alegre presenta "Scuola cittadina: un progetto educativo per l'emancipazione popolare". Il 17 la regione Toscana ha indetto il seminario "Agricoltura: oltre Cancùn".
Esclusioni, discriminazioni, dignità, diritti, equità: nazione, stato, cittadinanza, legge e giustizia [stato, società civile e svantaggiati "fuoricasta", popoli indigeni, minoranze etniche, linguistiche e religiose; mutamenti sitituzionali e scenari legali per lavoro e diritti nella globalizzazione, perdita della sovranità economica nella globalizzazione, liberismo e impatto sulle categorie svantaggiate; razza, migrazione e cittadinanza; effetti della globalizzazione sugli scenari legali e istituzionali di decision-making; militarizzazione dello stato ed erosione delle libertà civili; disabilità e discriminazione; rifugiati, profughi, migrazioni, razzismo e diritti umani; visioni alternative, sperimentazioni e lotte per una democrazia plurale, radicale e inclusiva; autonomia, separazione riconciliazione]. Sempre il 19 la coalizione di movimenti per la casa Habitat organizza "la Carta dei diritti della città". Il 20 gennaio All India human rights e Citizon opion promuovono una grande conferenza sul rispetto dei diritti umani: sono attese 20 mila persone.
Casta, razza e altre forme di esclusione [esclusioni del mercato; analisi delle nuove forme di esclusioni esclusioni di genere, la doppia esclusione delle donne nelle comunità marginalizzate; rinascita degli stereotipi; nuove voci nei movimenti sociali]. Il 17 gennaio i gesuiti di Jisa [Jesuit in social action] organizzano un dibattito sui diritti umani per i Dalit, i "fuoricasta" indiani; mentre la conferenza plenaria del 19, organizzata dalla conferenza indiana delle organizzazioni Dalit, è dedicata al "Forum mondiale della dignità". La plenaria su questo tema si terrà il 19 gennaio.
Religione, cultura e identità [globalizzazione, omogeneità e pluralismo; imperialismo culturale e formazione di identità subordinate; globalizzazione e resistenze culturali; fondamentalismo e identità sessuali; rafforzamento degli stereotipi]. Il 19 gennaio ci sarà il convegno "Identità religiosa e democrazia".
Patriarcato, genere, sessualità [patriarcato e capitalismo; diritto e donne: lo scenario globale; privato, costituzioni e diritti umani; donne e uomini, dall'uguaglianza dei diritti all'uguaglianza effettiva; contro la divisione sessuale del lavoro; libertà delle donne dentro la società; diritto alla formazione sessuale: dalla richiesta di diritti alla rivendicazione delle identità]. Il 17 gennaio Asr resource centre promuove "Donne in situazioni di conflitto". Il 18 le associazioni democratiche delle donne indiane convocano il dibattito "Resistere all'imperialismo: donne e diritti economici".