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Declino del petro-dollaro?
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Il prezzo del barile di petrolio si avvia a superare i 65 dollari entro fine dicembre, quando i rigori invernali fanno impennare i consumi. In agosto costava 39, mentre scrivo è a 53 dollari. Al di là dei fattori congiunturali come gli uragani che bloccano l'estrazione nel golfo del Messico, lo sciopero dei lavoratori del settore petrolifero nigeriano, la grave insolvenza fiscale della russa Yukos che la espone ad una rinazionalizzazione, la tendenza al rialzo sostenuto dell'idrocarburo è il risultato di una scelta deliberata. Il duopolio Nymex-Ipe sigilla il potere del capitale finanziario anglo-USA nel settore strategico del petrolio, dove contano con le 4 multinazionali maggiori, ma c'è chi preme per la creazione di un terzo polo energetico-finanziario per collocare sul mercato autonomamente il proprio petrolio.
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