Croazia: ritorna l'odio nei media

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A Opatija, Croazia, si sono ritrovati i giornalisti croati. E' emersa preoccupazione nei confronti dello stato della libertà di informazione nel Paese. Intanto dopo le elezioni che nel novembre scorso hanno riportato al potere la destra nazionalista dell'HDZ, partito che fu del defunto Franjo Tudjman, tornano ad apparire sui media le espressioni razziste dei primi anni '90.

Dopo una pausa di dieci anni i media croati tornano a pubblicare discorsi che istigano all'odio, e il termine "serbocetnico", che era un modo di definire gli appartenenti alle formazioni paramilitari dei serbi di Croazia, è riapparso. Nelle ultime settimane, giornalisti di due importanti quotidiani, hanno cominciato ad utilizzare di nuovo questo termine nei servizi sui processi contro membri delle forze militari delle Krajine accusati di crimini di guerra contro i Croati. Il termine "serbocetnico" non era mai apparso sulla stampa negli ultimi dieci anni. Lo denuncia, Drago Hedl, corrispondente dell'Osservatorio sui Balcani.

Durante la guerra per la indipendenza della Croazia, in modo particolare nelle prime fasi, nel 1991, i media facevano a gara nel cercare i termini più insultanti e demonizzanti per definire non solo le forze nemiche, ma i serbi in generale. Si pensava che questa retorica fosse stata abbandonata per sempre. Di fatto, non era più riapparsa se non nelle ultime settimane.

Il Consiglio dei Media della sezione croata del Comitato Helsinki per i Diritti Umani conferma che non si tratta di un episodio isolato. In un annuncio pubblicato mercoledì scorso il Consiglio sottolinea che: "Dopo le recenti elezioni parlamentari, parte del giornalismo politico sta nuovamente ostentando la retorica inaccettabile tipica dei primi anni '90".

I giornalisti croati hanno lanciato un monito nei confronti di questa situazione nel corso della loro conferenza annuale che si è tenuta nelle scorse settimane ad Opatija. I partecipanti hanno dichiarato che le minacce fatte contro i giornalisti durante la recente campagna elettorale dal partito che ha vinto le elezioni, mettono in pericolo l'attuale livello di libertà di informazione. [DS]

Altre fonti: Helsinki Committee for Human Rights Croatia

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