Crisi in Costa d'Avorio

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Con la risoluzione n. 1572 approvata all'unanimità, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha condannato le incursioni aeree compiute dalle Forze armate nazionali della Costa d'Avorio (Fanci) come "flagranti violazioni del cessate-il-fuoco del maggio scorso" ed ha chiesto "a tutte le parti ivoriane in conflitto, sia il governo sia le Forze Nuove di rispettare appieno il cessate-il-fuoco'. Al punto 7 del documento ha quindi imposto al Paese un embargo immediato della durata di 13 mesi sulla compravendita di armi ed ha previsto sanzioni 'condizionali' che per 12 mesi, a partire dal 15 dicembre, potrebbero limitare la libertà di viaggiare e quella patrimoniale per qualsiasi persona che costituisca danno o ostacolo al processo di pace delineato negli accordi di Linas-Marcoussis Gennaio 2003) e di Accra III (luglio scorso) o che si renda responsabile di gravi violazioni dei diritti umani. Nel Paese sono presenti un contingente francese di 4mila uomini e uno dell'Onu di 6mila per garantire la fine della guerra civile tra il governo di Gbagbo e i ribelli del nord e l'applicazione degli accordi di pace siglati un anno fa a Marcoussis.

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