Conflitto in Ucraina: intervista di Laura Tussi a Luigi Mosca

Stampa

Foto: Unsplash.com

Intervista di Laura Tussi a Luigi Mosca, fisico delle particelle elementari, ex Direttore del ‘Laboratoire Souterrain de Modane’. Membro delle associazioni: ‘Abolition des Armes Nucléaires’ e ‘Disarmisti Esigenti’.

La situazione attuale in Ucraina potrebbe avere una svolta diversa tenendo conto del TPAN, il Trattato Onu di Proibizione delle Armi Nucleari, ottenuto grazie al contributo importante dell’ICAN, la Campagna Internazionale per l’abolizione degli ordigni di distruzione di massa nucleari, di cui molte associazioni pacifiste a livello nazionale e mondiale sono parte, ed insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2017?

Il TPAN, dal 22 gennaio 2021, data della sua entrata in vigore, fa parte del Diritto Internazionale, quindi, se il Diritto Internazionale verrà rispettato per quanto riguarda le armi nucleari, il TPAN dovrebbe allora impedire che il conflitto degeneri in una guerra nucleare regionale o addirittura mondiale. Purtroppo la Storia ci insegna che le violazioni del Diritto Internazionale non sono rare, ma si puo’ sperare che, anche indipendentemente dal TPAN, una simile follia estrema non si verifichi.

E' veramente fondata l'ipotesi per cui l'escalation militare in Ucraina potrebbe avere esiti davvero irreversibili e sfociare nel baratro di una apocalisse nucleare?

L’Ucraina, dalla fine della Guerra fredda, normalmente non possiede più armi nucleari, quindi se queste venissero usate lo sarebbe da parte della Russia, qualora questa si trovasse in difficoltà con le sole armi convenzionali, cosa che potrebbe succedere in funzione dell’importanza dell‘appoggio strategico’ all’Ucraina da parte del complesso USA/NATO. Naturalmente è veramente sperabile che, qualunque sarà l’evoluzione di questo conflitto, una simile follia (come ho già detto) non si produrrà.

Questo Premio Nobel per la pace può apportare speranze a livello locale e mondiale?

Ritengo proprio di si’. Fino ad ora 134 Stati hanno aderito al TPAN (122 che hanno votato la sua adozione il 7/7/2017, e 12 che l’hanno firmato ulteriormente): tra questi, 59 l’hanno anche ratificato.

D’altra parte, il Premio Nobel ad ICAN ha ancora aumentato l’effetto di stigmatizzazione delle armi nucleari da parte del TPAN. Un effetto concreto è quello di oltre 100 agenzie di finanziamento (banche, fondi di pensione, etc) che hanno, in conseguenza, già deciso di cessare di finanziare le industrie che producono varie componenti degli armamenti nucleari!

Ora si tratta di convincere gli Stati che posseggono (od ‘ospitano’) delle armi nucleari a disarmare aderendo al TPAN. Qui la strategia è in buona parte ancora da inventare : per questo rimando, in particolare, ad un mio articolo sull’Agenzia di Stampa Internazionale ‘Pressenza’ dal titolo : « Entrata in vigore del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari: quali prospettive ? »

Come possono legarsi i temi della Tassonomia Ue nucleare con il conflitto in Ucraina?

Qui rispondo con una domanda : “Riuscireste ad immaginare che cosa succederebbe se la Russia bombardasse anche uno solo dei 15 reattori nucleari installati in Ucraina?

La carenza di disponibilità del gas fornito dalla Russia potrà essere motivo di inserimento del nucleare nella Tassonomia Ue?

Certamente no! Sarebbe invece un forte motivo per accelerare al massimo la produzione di energie rinnovabili!

Come vive il popolo ucraino questa situazione di escalation conflittuale?

Non trovandomi io stesso in Ucraina non mi è possibile rispondere direttamente a questa domanda. Come ognuno di voi, sento o leggo, ora per ora, le informazioni : da come capisco vi è un insieme di paura e di determinazione (dai 18 ai 60 anni) a ‘difendere la Patria’…

Vi è pero’ un gruppo di pacifisti che ha lanciato un appello pressante e molto pertinente per una ‘descalation’ in vista di giungere a degli accordi di pace.

Il popolo ucraino si rende conto che la Nato ha interesse esclusivo a militarizzare i confini con la Russia e che la Russia ovviamente non è d’accordo?

Da come mi risulta, la popolazione ucraina appare molto ‘frammentata’ nelle sue convinzioni e orientamenti : vi è la componente russofona a l’Est e a Sud-Est, evidentemente su posizioni anti-NATO, vi è probabilmente una componente moderata, e poi una componente su posizioni di estrema destra, come il ‘Pravyj Sector’, e presenti anche nell’esercito (battaglione Azov) e che includono anche elementi neo-nazisti/neo-fascisti. Naturalmente vi è poi il Presidente Volodymyr Zelensky, che ha introdotto nella Costituzione il progetto di adesione dell’Ucraina nella NATO...

L'articolo aggiornato segue su Agoravox.it

Laura Tussi

Docente, giornalista e scrittrice, si occupa di pedagogia nonviolenta e interculturale. Ha conseguito cinque lauree specialistiche in formazione degli adulti e consulenza pedagogica nell'ambito delle scienze della formazione e dell'educazione. Coordinamento Italia Campagna Internazionale ICAN - Premio Nobel per la Pace 2017 per il disarmo nucleare universale, collabora con diverse riviste telematiche tra cui PressenzaPeacelinkIldialogoUnimondo, AgoraVox ed ha ricevuto il premio per l'impegno civile nel 70esimo Anniversario della Liberazione M.E.I. - Meeting Etichette Indipendenti, Associazione Arci Ponti di Memoria e Comune di Milano. Autrice dei libri: Sacro (EMI 2009), Memorie e Olocausto (Aracne 2009), Il dovere di ricordare (Aracne 2009), Il pensiero delle differenze(Aracne 2011), Educazione e pace (Mimesis 2012), Un racconto di vita partigiana - con Fabrizio Cracolici, presidente ANPI Nova Milanese (Mimesis 2012), Dare senso al tempo-Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (Paoline 2012), Il dialogo per la pace. Pedagogia della Resistenza contro ogni razzismo (Mimesis 2014), Giovanni Pesce. Per non dimenticare (Mimesis 2015) con i contributi di Vittorio Agnoletto, Daniele Biacchessi, Moni Ovadia, Tiziana Pesce, Ketty Carraffa, Antifascismo e Nonviolenza (Mimesis 2017), con Alfonso Navarra, Adelmo Cervi, Alessandro Marescotti.  Collabora con diverse riviste di settore, tra cui: "Scuola e didattica" - Editrice La Scuola, "Mosaico di Pace", "GAIA" - Ecoistituto del Veneto Alex Langer, "Rivista Anarchica". Promotrice del progetto per non dimenticare delle Città di Nova Milanese e Bolzano www.lageredeportazione.org e del progetto Arci Ponti di memoria www.pontidimemoria.it. Qui il suo canale video.

Ultime notizie

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad