Clima: concluso il COP9, tra gas-serra e idrogeno

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Il Summit sul clima che si è concluso ieri a Milano (COP9) ha ribadito che la tecnologia dell'idrogeno rappresenta una prospettiva importante per il futuro dell'energia. Ma WWF ricorda che i tempi saranno lunghi e vi è la necessità di adottare da subito misure fattive a difesa dell'ambiente.

"L'idrogeno è il futuro, ma i gas serra sono il presente. Per arrivare all'uso dell'idrogeno come alternativa concreta e diffusa per abbattere le emissioni di gas serra la ricerca ha ancora bisogno di tempi troppo lunghi rispetto all'emergenza clima - ha dichiarato Andrea Masullo, responsabile energia e risorse del WWF Italia - La ricerca sull'idrogeno, così come quella del solare, deve necessariamente proseguire in parallelo all'avvio di misure concrete immediatamente fattive: risparmio energetico, efficienza degli impianti, politiche di incentivo e disincentivo".

Su posizioni simili a quelle espresse dal WWF anche Legambiente, ForumAmbientalista, Sinistra Ecologista, Cepes - Sole del mediterraneo, Attac Italia, Fiom-CGIL, che hanno presentato alla Cop 9 un'ipotesi di Contratto Mondiale dell'Energia, auspicando la valorizzazione delle fonti rinnovabili per produrre energia pulita, una strategia dei trasporti che punti alla rotaia e al cabotaggio anziché al trasporto su gomma, la rapida e piena attuazione delle direttive comunitarie sul risparmio e lo sviluppo per l'uso razionale ed efficiente dell'energia.

Sono molte le associazioni ambientaliste che fanno dell'efficienza energetica il loro grido di battaglia. Una misura immediata che può portare a considerare l'efficienza del sistema di produzione, distribuzione e usi finali una vera e propria risorsa energetica con grande beneficio per il clima del pianeta. Secondo il WWF integrando i risultati che si possono ottenere su vari livelli (trasporti, riscaldamento degli ambienti, riscaldamento dell'acqua, illuminazione, motori elettrici, elettrodomestici, etc.) si può ipotizzare una riduzione complessiva delle emissioni di gas serra rispetto al dato del 1990 di almeno il 25%, un'ipotesi molto prudente, ottenibile entro 20 anni. Questo consentirebbe di rispettare non solo il protocollo di Kyoto per il 2010, ma anche l'obiettivo del 20% di riduzione che molto probabilmente si darà l'Unione Europea per il 2020. [DS]

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