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Cipro: verso la possibile riunificazione
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Il presidente cipriota Tassos Papadopoulos e il leader turco-cipriota Rauf Denktash hanno deciso di incontrarsi a Nicosia sotto l'egida delle Nazioni Unite per tentare di porre fine alla divisione della loro isola, che dura da circa 30 anni. I colloqui iniziati il 19 febbraio dureranno fino al 19 marzo.
Il piano di riappacificazione del segretario generale dell'Onu Kofi Annan, che servirà da base per i negoziati, prevede l'istituzione di una confederazione di tipo elvetico e sarà sottoposto a referendum il 21 aprile prossimo da parte delle due comunità.
Cipro entrerà quindi il primo maggio nell'Unione europea.
Dal 1974 l'isola di Cipro è tagliata in due da una cosiddetta "buffer zone" lunga 183 chilometri che segue un asse da nord-ovest a sud-est.
La soluzione della "questione di Cipro" sembra inoltre essere la chiave di volta per l'inizio dei negoziati di adesione della Turchia all'UE - ricorda Equilibri.net - poichè con l'ingresso di Cipro nell'Unione Europea, la Turchia diventerebbe un paese con forze di occupazione - sono circa 35.000 i soldati turchi ancora presenti nel nord del paese - nel territorio di uno stato membro, situazione alquanto imbarazzante per un candidato all'ingresso.
Oggi è quindi proprio la Turchia, che l'anno scorso abbandonò il tavolo delle trattative, ad essere tra i maggiori sostenitori della pace. La prospettiva che un giorno sia proprio Cipro a porre il veto al suo ingresso in Europa preoccupa non poco il Primo Ministro Recep Tayyip Erdogan, che si è impegnato in prima persona nelle ultime settimane per far tornare Denktash al tavolo delle trattative. [RB]