Cecenia: la denuncia delle associazioni umanitarie

Stampa

Una coalizione di organizzazioni russe e internazionali per i diritti umani si è unita oggi nella condanna più estrema della cattura degli ostaggi e dell'uccisione di centinaia di bambini, genitori e insegnanti da parte di un gruppo di uomini e donne armati in una scuola nella città di Beslan.
La diffusione di questa dichiarazione è stata posticipata fino ad oggi per rispettare le vittime della tragedia, i loro familiari e le due giornate di lutto indette per l'accaduto.
Le organizzazioni sono: Centro per i diritti umani "Memorial", Gruppo Helsinki di Mosca, Movimento pan-russo per i diritti umani, Amnesty International, Human Rights Watch, Federazione internazionale per i diritti umani, Federazione internazionale Helsinki per i diritti umani, Lega internazionale per i diritti umani.

La crisi è iniziata il 1° settembre, quando alcuni uomini e donne armati hanno fatto irruzione nella scuola mentre circa mille bambini, i loro genitori e insegnanti si riunivano per celebrare l'inizio dell'anno accademico. La composizione del gruppo di sequestratori non è stata definitivamente chiarita, sebbene sia emerso che alcune delle loro richieste fossero relative al conflitto armato in Cecenia. Il gruppo armato ha trattenuto gli ostaggi senza cibo né acqua potabile per oltre 48 ore prima che le forze di sicurezza russe, alle ore 13 locali del 3 settembre, prendessero d'assalto la scuola in circostanze che restano ancora da chiarire. Secondo quanto appreso, oltre 325 ostaggi - circa la metà dei quali bambini - sono stati uccisi e centinaia di persone che hanno riportato ferite di varia entità sono state trasferite in ospedale.

Tutte le azioni compiute dal gruppo armato - la presa in ostaggio di oltre 1000 persone, inclusi bambini in tenera età che rappresentano la parte più vulnerabile della società, la privazione del cibo e dell'acqua per oltre 48 ore, le ripetute minacce di morte e la successiva deliberata uccisione di molti di essi - costituiscono abusi flagranti del diritto nazionale e internazionale.

"Quest'azione disgustosa e calcolata da parte di un gruppo armato in una scuola mostra un vergognoso disprezzo per la vita dei civili" - hanno dichiarato le otto organizzazioni. "È un attacco al più fondamentale diritto, il diritto alla vita; le nostre organizzazioni denunciano questo atto senza riserve".

"Siamo inoltre molto preoccupati per il fatto che le autorità abbiano celato la dimensione della crisi, ad esempio fornendo dati fuorvianti sul numero degli ostaggi, e chiediamo loro di assicurare che l'indagine completa su tutte le circostanze occorse nell'episodio della cattura degli ostaggi nella scuola si estenda alle modalità con cui le autorità hanno informato sia l'opinione pubblica che le famiglie degli ostaggi. Chiediamo che i risultati dell'indagine siano resi pubblici".

L'attacco di Beslan è avvenuto su uno sfondo di cinque anni di violazioni dei diritti umani diffuse, persistenti e largamente impunite ad opera delle truppe russe contro la popolazione civile della Cecenia ed enormi abusi dei diritti umani da parte di ribelli in lotta. L'impunità ha contribuito a perpetuare il conflitto e ha portato ad atroci violazioni dei diritti umani commesse da ambo le parti. Ad avviso delle otto organizzazioni, "una pace duratura in Cecenia non potrà essere raggiunta se non vi sarà giustizia per tutte le vittime degli abusi dei diritti umani commessi nel contesto del conflitto e se non si ristabiliranno il rispetto della legge e la protezione dei diritti umani per tutti. Chiediamo alle autorità di adottare misure per assicurare che le persone responsabili degli abusi dei diritti umani in Cecenia siano consegnate alla giustizia e processate da una corte indipendente e imparziale secondo gli standard internazionali, sia che si tratti di combattenti nelle fila dei ribelli che di forze russe.

Le otto organizzazioni hanno ricordato al governo russo il suo obbligo di agire per proteggere i civili dal rischio di rappresaglie spontanee in Ossezia del Nord, Inguscezia, Cecenia e altre regioni russe. Contemporaneamente, hanno chiesto alle autorità di assicurare che le azioni in corso per portare i responsabili dell'attacco di Beslan davanti alla giustizia vengano condotte in piena conformità con gli standard internazionali in materia di diritti umani.

"In un momento così tragico, rivolgiamo il nostro cordoglio e la nostra più grande solidarietà alle vittime, ai loro familiari e alla popolazione di Beslan".

Ulteriori informazioni
La cattura degli ostaggi è universalmente condannata in una serie di documenti legali internazionali: in particolare dalla Convenzione Onu contro la cattura degli ostaggi del 1979, che qualifica questi atti come "un'offesa di grave preoccupazione per la comunità internazionale" e chiede che "ogni persona che commette un atto come la cattura degli ostaggi debba essere perseguita o estradata". Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu, in una dichiarazione della presidenza del 1° settembre 2004, ha espresso la propria condanna, nei termini più netti, per la cattura degli ostaggi nell'Ossezia del Nord e ha sollecitato gli Stati a cooperare attivamente con le autorità russe negli sforzi per consegnare i responsabili alla giustizia.

Ultime notizie

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad