Casa: il rapporto arriva all'Onu con l'emergenza

Stampa

A metà dicembre ha fatto discutere la presentazione del rapporto 2004 sullo stato del diritto alla casa in Italia, curato da Unione Inquilini - International Alliance of Inhabitants (Aia) - Centre of Housing Right and Eviction. Secondo le tre organizzazioni il Governo non ha emanato nessun provvedimento di proroga degli sfratti, né ha finanziato il settore abitativo sociale, né ha disposto l'aumento del fondo sociale per l'affitto, ed è quindi prevedibile un aumento del numero degli sfratti locativi e degli sgomberi e, conseguentemente, della tensione sociale. Lo testimonia, ad esempio, la presa di posizione dell'Uppi, un'associazione di proprietari molto rappresentativa, che ha dichiarato di voler fornire guardie giurate private contro le dimostrazioni antisfratto.

"Al di là di queste dichiarazioni, ci sono drammi personali e familiari che coinvolgono centinaia di migliaia di persone su tutto il territorio nazionale" ha dichiarato Cesare Ottolini dell'Aia che parteciperà alla tradizionale fiaccolata del 31 dicembre promossa dal Comitato delle Ass. per la pace di Rovereto (Tn), quest'anno dedicata proprio al diritto alla casa. "Negli ultimi 20 anni 205 mila famiglie, 1 su 5, sono state sfrattate. In Italia non c'è una proroga ma un differimento di contratto a condizione che l'inquilino debba accettare una proposta irrevocabile del proprietario. Questo concetto della proroga è una polpetta avvelenata. Se - aggiunge - il 60% delle sentenze sugli sfratti sono per morosità il problema è legato all'insostenibilità degli affitti da parte delle famiglie. Nel 2005 anziani, malati terminali, portatori di handicap con reddito da zero a ventimila euro si sommeranno alle 27 mila famiglie ancora in graduatoria".

Cesare Ottolini, componente della Commissione sfratti dell'Onu, responsabile per l'Europa e il Nord America, parla del monitoraggio delle Nazioni Unite sulla politica abitativa applicata dai singoli stati. In un comunicato del Comitato delle Nazioni Unite sui diritti economici sociali e culturali emerge chiara la critica verso l'Italia per le violazioni del diritto alla casa. In particolare il Comitato ha chiesto che il diritto alla casa sia reso giustiziabile oltre alle numerose preoccupazioni dimostrate sui punti quali le discriminazioni dei migranti, condizioni abitative dei rom, prezzi dei fitti, privatizzazione del settore abitativo, deficit di case popolari. Tra le proposte che le organizzazioni rivolgono al Governo c'è l'introduzione di una normativa che preveda la proroga degli sfratti per qualsiasi motivo e la reintroduzione del controllo pubblico del settore locativo per rendere i canoni più accessibili e garantire la sicurezza abitativa per tutti. Sul fronte dei migranti viene chiesto inoltre l'abrogazione della normativa che esclude i cittadini migranti dall'accesso alle case popolari e dalle agevolazioni pubbliche all'abitazione, in particolare l'art. 27 della Legge 30 luglio 2002, n.189 (legge Bossi-Fini)

Da Redattore sociale viene raccontata l'esperienza della Multiethnic assistance, una società milanese di servizi immobiliari e accesso al credito che poco tempo fa cercava addirittura nuovo personale straniero. "Abbiamo avuto un boom di rogiti stipulati da stranieri nel 2002, fino a 100 rogiti in un mese in tutta Italia, ma ora c'è un calo: le case costano care e gli immigrati faticano ad acquistarle", spiega Antonietta Magni della Multiethnic assistance. Una situazione che conferma Giuseppe Sala, direttore della Fondazione San Carlo, storica realtà milanese che si occupa di persone svantaggiate e che da tempo lavora sui temi della casa e dell'accesso al credito: "C'è un peggioramento, d'altronde il mercato immobiliare ha costi esorbitanti e per comprar casa gli stranieri devono spesso chiedere mutui alle banche che non gli vengono concessi". La Multiethnic trova la casa e fa da mediatore con la banca per accedere al mutuo. Un ruolo ricoperto soprattutto da agenti immobilairi stranieri: sono una ventina e rappresentano un po' tutte le nazionalità.

A Roma il disagio abitativo ha assunto proporzioni inaspettate. Nell'ultimo anno e mezzo le sentenze di sfratto per morosità sono aumentate del 40%. L'edilizia popolare scarseggia: il Comune capitolino dice che saranno presto disponibili 80 appartamenti al tristemente famoso Corviale e altri 400 fra Ostia, Anzio e Nettuno, ma sono 27.500 le famiglie con reddito annuo sotto i 38 milioni di vecchie lire in lista per una casa. Con il "Buono Casa 2005" l'amministrazione romana ha stanziato fondi per 10mila nuclei per un contributo all'affitto massimo annuo di poco più di 3000 euro, ma sono oltre 20mila le famiglie con reddito tra 38 e 60 milioni in graduatoria per ottenere il bonus. Infine sono 18mila le famiglie sfrattate già fuori di casa, 5mila con l'ufficiale giudiziario che bussa alla porta e 3mila in proroga straordinaria fino a marzo 2005. Tra le novità ci sono nove progetti di autorecupero avviati dal Coordinamento di lotta per la casa, in base a cui - d'accordo con il Comune - chi cerca un alloggio a prezzi accettabili contribuisce ai lavori per trasformare un vecchio edificio pubblico in appartamenti dignitosi. Sono una trentina gli immobili occupati da circa 2500 nuclei familiari guidati da Action (Agenzia comunitaria diritti), Coordinamento cittadino di lotta per la casa, Acrobax, Comitato popolare di lotta per la casa, associazioni che da anni si battono per il riconoscimento dello stato di emergenza abitativa nella capitale. [AT]

Altre fonti: Alliance of Inhabitants, Unione Inquilini, Altremappe

Ultime notizie

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Dossier/ Materie prime critiche (4)

17 Settembre 2025
Oltre a quelli ambientali, l’estrazione di minerali critici comporta una serie di impatti diretti sulla vita di diversi gruppi vulnerabili. (Rita Cantalino)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad