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Caporalato e sfruttamento del lavoro: crescono i casi al Nord e tra i minorenni
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Foto: Conscious Design da Unsplash.com
A 5 anni dall’entrata in vigore della legge della legge 199 del 2016 contro lo sfruttamento lavorativo e il caporalato, sono cresciute in maniera esponenziale le inchieste in tal senso. Sono 458 rispetto alle 214 del 2019: è uno dei primi dati eclatanti che emergono dal IV Rapporto del Laboratorio sullo sfruttamento lavorativo, realizzato da “L’altro Diritto – Centro di Ricerca Interuniversitario” insieme alla Flai Cgil.
Reato di caporalato: aumentano le inchieste, ma non le denunce dei lavoratori
All’aumento delle inchieste, però, non corrisponde un aumento delle segnalazioni dei lavoratori che, stando a quanto emerge dal report, sono solo 49 su 458.
A livello nazionale, infatti, solo poco più del 10% dei procedimenti è basato su denunce e, qualora i lavoratori decidano di segnalare le loro condizioni, questo accade nei territori dove sono presenti sistemi di collaborazione con le procure o altri enti sul territorio.
Due esempi di tipo diverso sono quelli delle province di Foggia e Prato. Nel primo caso, su 7 procedimenti avviati nel 2019 e nel 2020, quattro sono infatti basati su denunce. Così come a Prato dove, nello stesso biennio, si registrano 8 denunce che hanno portato a 4 dei 6 procedimenti individuati e 4 archiviazioni.
Caporalato in Italia: un fenomeno nazionale
La piaga del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori non riguarda, a differenza di come spesso si crede, solo il Sud Italia: le inchieste sono distribuite in maniera abbastanza omogenea su tutto il territorio italiano.
Andando più nel dettaglio: sono 138 i procedimenti di procure al Nord, 138 al Centro e 182 al Sud. Proporzioni che, come si legge nel rapporto, «sono cambiate nel tempo: inizialmente le inchieste erano prevalentemente incardinate al Sud (nel 2017, ad esempio, su 25 casi di sfruttamento, 13 riguardavano il Sud, 9 il Centro e solamente 3 le regioni del Nord).
A partire dal 2019 è cresciuta in maniera consistente la cifra delle indagini nel Centro e nel Nord Italia (su 121 vicende, 51 erano relative al Meridione, mentre le restanti si ripartivano in maniera identica tra Centro e Nord Italia) e, nel 2020, le proporzioni si sono addirittura invertite, tanto che, su 127 inchieste, sono state ben 45 quelle delle Procure del Nord, a fronte di 41 vicende relative alle regioni centrali e altrettante nel Sud Italia».
Nel 2021 le inchieste nel Mezzogiorno sono tornate a essere leggermente maggioritarie: sono 40 i procedimenti incardinati al Sud, contro 31 inchieste nel Nord e 30 del Centro della Penisola. Questo dato, visto che riguarda l’ultimo anno di rilevazione, è soggetto ancora ad “assestamento”...