Canada: un'e-mail al Premier per un mondo più equo

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Cinque domande al nuovo Premier canadese su commercio equo, sicurezza alimentare, acqua e salute pubblica. Le ha poste l'associazione "Council of Canadians", occhio della società civile sulla politica canadese. Anche il Consiglio canadese per la Cooperazione allo Sviluppo si è rivolto al proprio Primo ministro chiedendogli di far divenire realtà le promesse revisioni della politica estera canadese.

Il 12 dicembre scorso è diventato Primo ministro del Canada. Ora un'associazione del proprio Paese chiede a Paul Martin di fare immediatamente chiarezza, all'inizio del proprio mandato, su alcune questioni "che gran parte dei cittadini del Canada hanno a cuore". Al Primo ministro si chiede nello specifico se verrà indetto un referendum sull'adesione all'EFTA; se si introdurrà una speciale etichettatura per i prodotti alimentari geneticamente modificati; se si contrasterà la tendenza di un'assistenza sanitaria sempre più legata al mondo profit; se verrà implementata una politica nazionale sulle risorse idriche che sancisca che l'acqua è un diritto umano e non esclusivamente un bene di consumo; ed infine se si introdurrà una moratoria sull'espansione, in Canada, di fattorie industrializzate.

Per fare in modo che Paul Martin risponda il "Council fo Canadians" ha invitato i propri associati ed i cittadini canadesi ad inviare una e-mail dove vengono riportate nel dettaglio le cinque domande poste al Premier.

Anche il Consiglio canadese per la Cooperazione allo Sviluppo ha immediatamente chiesto a Martin di concretizzare le proprie promesse in merito ad una revisione della politica estera canadese. Secondo l'associazione, che raggruppa molte delle ONG canadesi, occorre andare nella direzione di un rafforzamento del sistema globale multilaterale, del raggiungimento degli standard sanciti dall'iniziativa Millenium Goals, di una scelta pacifista negli interventi internazionali. [DS]

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