Bambini: aumentano le adozioni ma anche il traffico di neonati

Stampa

Ha preso inizio la XIII Settimana nazionale di studio dell'associazione Amici dei Bambini, dedicata interamente al bambino e al suo diritto di essere figlio con l'incontro tra l'associazione e le famiglie adottive e affidatarie che costituiscono l'essenza del movimento. "Per spezzare l'emergenza dell'abbandono dei minori non occorrono leggi migliori o procedure adottive più veloci, perché l'aspetto giuridico non è quello deputato a affrontare e risolvere il problema. Occorre capire che cosa è l'adozione, perché investe tutte le coscienze. L'abbandono riguarda tutte le famiglie, e la risposta va trovata nella nostra spiritualità e eticità, non in presunte leggi migliori". Con queste parole Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini ha introdotto la prima giornata di studio e confronto sulla spiritualità dell'adozione, che prepara al Convegno internazionale che verterà principalmente sul tema della chiusura degli istituti prevista per la fine del 2006. Intitolato "L'incontro con l'accoglienza: assistenza o relazione?" il covegno si terrà dal 25 al 27 agosto e metterà a confronto società civile e istituzioni sui temi più attuali che riguardano la condizione dei bambini abbandonati negli istituti, strutture di accoglienza alternative alla famiglia.

Ogni anno sono adottati in Italia circa 4500 bambini, "un dato irrisorio rispetto all'emergenza dell'abbandono" - ha commentato Griffini dell'Aibi. A fine agosto la Commissione bicamerale per le adozioni internazionali (Cai) pubblica il consueto Rapporto. Secondo alcune anticipazioni sembra essere in aumento anche l'età dei bambini adottati. Dal gennaio al giugno 2004 si sono registrati 1.611 nuovi ingressi di bambini a scopo di adozione, 229 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un trend di crescita che vede moltiplicarsi anche gli arrivi dei fratelli adottati, provenienti non solo dall'America Latina, ma anche dalla Cambogia e dai Paesi dell'Est Europa. Nei Paesi dell'Est Europa "si sta movendo la cultura dell'adozione nazionale", riferisce Carmela Cavallo, presidente della Cai. Un cambiamento che consente ai bambini più piccoli di restare nella propria terra di origine, mentre gli adottabili all'estero vanno dagli 8 anni in su, oppure hanno "bisogni speciali" (presentano qualche handicap) o - ancora - si tratta di 2 o 3 fratelli. A rappresentare la società civile, tra gli altri: Luisa Santolini, presidente del forum delle Associazioni familiari, Edoardo Patriarca, portavoce del Forum Terzo Settore, Ilaria Borletti, presidente del Summit della Solidarietà, Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.

Tra le nuove forme di sfruttamento e abuso nei confronti dei bambini stanno emergendo le adozioni internazionali illegali e il traffico di organi. Secondo l'organizzazione "Save the children" la forte crescita sta nell'aumento della domanda da parte dei paesi di destinazione e in una legislazione sull'immigrazione ancora incoerente e poco tutelante. Secondo il "Rapporto informativo sulla tratta di minori in Bulgaria, Danimarca, Italia, Romania, Spagna e Regno Unito" di Save the Children, le bambine e i bambini oggetto di tratta hanno un'età che può variare dagli 8 ai 18 anni ma il commercio può coinvolgere anche neonati venduti, a scopo di adozione, a prezzi che variano dai 7 mila ai 15 mila euro a seconda che si tratti di femmine o di maschi. L'est europeo, in particolare Albania, Moldavia, Romania, Bulgaria e la Nigeria (per quanto riguarda l'Africa), le principali aree di provenienza dei minori vittime dello sfruttamento. In Bulgaria, solo nel 2002, ci sono stati 2.128 bambini abusati, il 50% in più dell'anno precedente. Circa 10 mila ragazze bulgare, molte delle quali minorenni, potrebbero essere state coinvolte nel traffico a scopo di sfruttamento sessuale. Il dossier dell'organizzazione internazionale prende inoltre in analisi i paesi che possono essere identificati come di origine del traffico (Bulgaria e Romania), di destinazione finale (Danimarca e Regno Unito), di transito e destinazione: in questa categoria rientrano Italia e Spagna, paesi al contempo di "transito" e di "destinazione". [AT]

Ultime notizie

Il punto - La diplomazia resta uno strumento fragile

14 Novembre 2025
Le guerre in corso non sono eventi straordinari, ma parte di un problema in espansione. (Raffaele Crocco)

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

13 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Laura Tussi, la voce radicale della pace

13 Novembre 2025
Laura Tussi, la voce radicale della pace. Impegnata per la giustizia contro riarmo e discriminazioni. (Giorgio Cremaschi e Salvatore Izzo)

Dossier – I portuali contro le guerre nel mondo. Nord Ovest Europa (3)

12 Novembre 2025
Anche nell’Europa occidentale, dal Mar Mediterraneo all’Atlantico, i porti sono crocevia di armi. (Linda Maggiori)

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad