Balcani: Bulgaria e Albania protetti dalla NATO

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La Bulgaria è entrata nell'Alleanza Atlantica. Tutte le prime pagine dei giornali sono state dedicate all'evento. "Da oggi nella NATO", ha titolato il quotidiano Troud; "Membri a pieno titolo della NATO" scrive Monitor; "I bulgari si risvegliano nella NATO", il titolo scelto da 24 Chassa. "L'ngresso avrà anche dei risvolti finanziari: la Bulgaria verserà nelle casse NATO 2,22 milioni di euro a partire da quest'anno e il governo si è inoltre impegnato a mantenere anche per i prossimi anni un budget del 2,6% del Pil a favore delle forze armate" - scrive da Sofia, Tanya Mangalakova per l'Osservatorio sui Balcani. Non ci sarebbe stata - si legge nell'articolo - sostanzialmente opposizione in Bulgaria all'ingresso nella Nato. "In Parlamento si è raggiunto sulla questione un vero e proprio consensus. Divergenze d'opinione vi sono state invece in seno all'opinione pubblica: secondo i dati che emergono da un recentissimo sondaggio dell'agenzia Gallup il 53% dei bulgari è favorevole all'ingresso nell'Alleanza, il 20% contro ed il 27% non ha alcuna opinione in merito".

Il quotidiano bulgaro Sega presenta tre teorie sul via libera per l'entrata della Bulgaria nella Nato. La prima prevede la disgregazione della Macedonia sotto la spinta di una situazione in Kossovo ancora altamente instabile: in quel caso una Bulgaria membro NATO potrebbe garantire più stabilità nella regione. L'altra teoria sottolinea l'interesse Usa nello spostare alcune delle sue basi attualmente stanziate in Europa lungo il tragitto di un oleodotto che colleghi i giacimenti del Caucaso al Mediterraneo attraverso la Bulgaria e l'Albania. Infine la terza teoria mette in rilievo la volontà del Dipartimento di Stato Usa di avere, in seno alla Nato, una maggioranza di Paesi a proprio favore. E molti Paesi dell'est Europa hanno dimostrato in questi ultimi anni forte fedeltà a Washington.

Una teoria, quest'ultima, che trova la conferma anche nella promessa fatta dal presidente Usa George W. Bush durante la cerimonia dell'allargamento della Nato ai sette Paesi dell'Europa dell'est (Bulgaria, Romania, Slovacchia, Estonia, Lettonia, Lituania e Slovenia). Bush avrebbe infatti promesso una simile cerimonia fra 3 anni per Albania, Macedonia e Croazia. Tre Paesi, questi, che un anno fa hanno siglato con Washington la cosiddetta "Carta dell'Adriatico" dove il Governo Usa promette di impegnarsi al massimo per un loro rapido ingresso nella Nato: lo riporta, sempre per Osservatorio sui Balcani Indrit Maraku.

Gli Usa sarebbero pronti a ricambiare così l'appoggio dell'Albania alla lotta contro il 'terrorismo globale'. "Il Presidente americano ci ha assicurato del pieno sostegno degli Stati Uniti per l'adesione dell'Albania alla Nato, entro il 2007" - ha detto il premier albanese Fatos Nano subito dopo il suo incontro con Bush. Durante l'incontro, Bush ha espresso la sua gratitudine al Premier albanese, a quello macedone e a quello croato, "i quali stanno costruendo forti democrazie nei rispettivi Paesi che possono contribuire ad un prossimo allargamento della Nato". Una promessa sostenuta anche dalla risoluzione varata alcuni giorni fa dal Congresso americano nella quale si chiede ai partner dell'Alleanza Atlantica "l'adesione dei Paesi della Carta dell'Adriatico entro il 2007". [GB]

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