Azione NoNato sulla passerella di Venezia

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"Un corteo artistico - ha rilevato la portavoce del Vsf, Alberta Buzzacarin - di protesta perché, nella stessa sede della mostra, tra l'11 e il 16 novembre, sarà ospitata l'assemblea parlamentare della Nato". E proprio ai quattro "mutoidi" è andato l'onore della passerella in un coro di applausi e tanta curiosità da parte di tutti, no global e cinefili. Le allegorie militaresche, realizzate con materiale riciclato, erano portate a spalla dai manifestanti. Insieme ai "mutoidi in corteo anche il "dio del petrolio" e una enorme mina nera gonfiabile che schiacciava "metaforicamente" ognuno che si ponesse sulla sua strada lungo il percorso della manifestazione.

"Non Sono Nato per la guerra". Con questo significativo striscione il Venezia Social Forum e la rete dei Gruppi di Azione Nonviolenta hanno aperto, ieri alle 20.30 a Santa Maria Elisabetta, la manifestazione di protesta contro l'assemblea parlamentare della Nato che si riunirà a Lido dall'11 al 16 novembre prossimo. Il corteo di pacifico dissenso ha sfilato lungo il gran viale fino al Palazzo del Cinema per sensibilizzare il pubblico venezia no, e non, sul tema che in questi giorni è oggetto anche di un campeggio a San Nicolò. La parata si è avvalsa di una grossa mina nera gonfiabile che, metaforicamente schiacciava chiunque incontrasse nel suo cammino, di ragazzi vestiti con tute color petrolio e di quattro "mutoidi" per rappresentare la tragedia della guerra, degli stati colpiti dalla distruzione, ed esprimere il proprio dissenso alla Nato, un organo che secondo il Social Forum semina morte, dolore, guerra e calpesta i diritti delle persone. La mina e i mutoidi - una sorta di soldati-sculture creati con materiali di scarto dagli artisti bolognesi Mutoids - sono i simboli di morte che hanno accompagnato il numeroso corteo. E proprio a quattro "mutoidi" è andato l'onore di salire in passerella fra gli applausi dei manifestanti.

Nel frattempo proseguivano sia il volantinaggio sia l'informazione attraverso i megafoni, per sensibilizzare gli incuriositi ascoltatori sul fatto che Venezia è una città fragile e nello stesso tempo una città di pace. "La difesa preventiva genera solo altra guerra e che i conflitti possono essere risolti con modalità di gestione alternative, quelle che possono portare al dialogo e alla cultura della pace". Da qualche mese il Venezia Social Forum sta intraprendendo una serie di iniziative con l'intento di contestare il vertice, di sensibilizzare tutti i cittadini interessati su cos'è e cosa fa l'Alleanza atlantica e su cosa saranno costretti ad accettare e subire i venezia ni il prossimo novembre.

Fonte: Rete dei Gruppi di Azione Nonviolenta

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