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Aspettative e richieste per gli incontri sul clima egiziani
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Foto: Stampagiovanile.it
La COP27 è iniziata ufficialmente il 6 novembre, nella città costiera egiziana di Sharm El-Sheikh e proseguirà fino al 18 novembre. L’annuale incontro vede i leader mondiali, i delegati e gli attivisti dei gruppi per il clima incontrarsi per ridurre le emissioni di gas serra a livello globale in modo equo e rispettare gli impegni previsti dagli Accordi di Parigi: limitare il riscaldamento globale a meno di 2°C, preferibilmente a 1.5°C, rispetto ai livelli preindustriali.
Questa COP è stata nominata “la COP dell’implementazione”: le aspettative della società civile sono molto alte, d’altronde in un mondo che ha raggiunto già +1.1°C di riscaldamento non c’è più tempo da perdere. Leggendo il bollettino ECO, curato da un importante gruppo di ONG ambientali facenti parte del Climate Action Network, queste aspettative sono molto chiare e fermamente basate sulle evidenze scientifiche dell’IPCC: l’accordo di Parigi deve essere pienamente implementato e non può esserci nessuno spazio per la promozione dei combustibili fossili.
Queste aspettative sono deluse fin da subito, infatti, nonostante il fatto che le rinnovabili siano già la fonte di energia più economica, i ministri del paese ospitante mantengono nei loro discorsi una discreta apertura al gas naturale, visto come “ponte” verso un futuro totalmente Green...