Appello ai candidati elezioni locali 2004

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Enti locali, università e società civile, chiedono ai candidati per le elezioni comunali e provinciali 2004 l'impegno formale di inserire nei programmi investimenti per sviluppo sostenibile, economia sociale e apertura a cittadini e società civile, con potere deliberativo, di tutti i luoghi della programmazione e dell'amministrzione.

APPELLO

Nel comune di Grottammare (AP) il tavolo allargato tra amministratori, società civile e università ha portato, nel nuovo piano regolatore, un investimento specifico per l'agricoltura e il turismo sostenibili. Ad Empoli l'apertura alla associazioni del piano di sviluppo sociale ha portato a un piano di valorizzazione del fiume Arno, da Stia a Pisa, con progetti sulla qualità dell'acqua, la navigabilità, l'accesso al lungofiume con percorsi e turismo ecosostenibili. Ma anche il Quartiere IV di Firenze è riuscito, con le stesse pratiche, a rivitalizzare la comunità locale grazie all'aiuto del commercio equo, dei gruppi di acquisto e dei comitati locali. Sono alcuni dei progetti che Alberto Magnaghi, universitario e presidente dell'Associazione Rete del Nuovo Municipio, ha presentato oggi a Terra Futura come esempi "virtuosi" per i candidati alle elezioni comunali e provinciali 2004. A loro lancia un appello: "aprite i programmi elettorali e gli statuti degli Enti locali alle pratiche partecipative del movimento".

Nel cantiere del Forum sociale mondiale hanno cominciato a studiare il bilancio partecipativo, sperimentato dal comune di Porto Alegre. Oggi, anche in Italia, Enti locali, università e società civile, organizzati nella Rete del Nuovo Municipio, chiedono ai candidati "impegni concreti per aprire alla partecipazione, con potere di decisione, i bilanci - spiega Magnaghi - le agende 21 locali, i contratti di quartiere, i piani di sviluppo locale e tutti i luoghi di programmazione politica e amministrativa del territorio".

Sei le richieste rivolte ai candidati come patto elettorale:
1.inserire negli Statuti comunali istituti per la partecipazione deliberativa;
2.attivare il federalismo municipale come strategia verso un nuovo modello di sviluppo globale di pace, dal basso, solidale e non gerarchico
3.promuovere lo sviluppo locale autosostenibile attraverso la valorizzazione del patrimonio territoriale
4.sostenere le sperimentazioni di economie solidali ed ecologiche, di impresa e finanza etica, di commercio equo e solidale
5.promuovere nuovi diritti e garanzie per il lavoro precario, sociale e autonomo
6.favorire i diritti di cittadinanza ed elettorali per la costruzione di una società multietnica e multiculturale

Fonte: Associazione Rete del Nuovo Municipio

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