Albania: microfinanza per lo sviluppo locale a Scutari

Stampa

Microfinanza per lo sviluppo locale a Scutari è un progetto di cooperazione decentrata promosso da Overseas con il contributo della Regione Emilia Romagna e la collaborazione tecnica del Consorzio Etimos. Obiettivo generale del progetto è favorire iniziative generatrici di reddito per migliorare le condizioni di vita della popolazione di Scutari, fornendo servizi di microcredito alle microimprese o microimprenditori. Partner locale è l'istituzione di microfinanza Partneri Shqiptar ne Mikrokredi (P.Sh.M.) attiva fin dal 1999 e in contatto con importanti organizzazioni di settore. Ha uffici a Tirana, Shkodra, Elbasan, Durres e Fier e opera sotto la supervisione della Banca Centrale Albanese. Nel periodo di realizzazione del progetto (2002-2003) P.Sh.M. ha erogato a Scuatari 78 microcrediti avvalendosi del fondo di garanzia appositamente costituito con le risorse del progetto.

Il valore medio dei prestiti erogati ammonta a 2.726 Euro e il 51% dei beneficiari è rappresentato da donne. A Perlat Sula, responsabile dell'area crediti di P.Sh.M., che ha partecipato a Compartimos - l'assemblea dei partner di Etimos che si è tenuta a Padova nei primi giorni di maggio - abbiamo chiesto una breve presentazione della sua organizzazione.

Cosa rappresenta il microcredito in Albania?
A metà deglia anni '90, dopo il crollo delle piramidi finanziarie, le banche pubbliche albanesi hanno di fatto bloccato l'erogazione dei crediti. Attualmente, nel paese sono attive quattro grandi banche private con una clientela altamente selezionata: questo significa che esiste un gran numero di piccoli e piccolissimi imprenditori per i quali accedere al credito è vitale, ma di costoro le banche non si fidano.

Cosa fa in particolare P.Sh.M.?
Soprattutto "microcredito puro": finanziamenti medi di 1.500 dollari che vengono restituiti in un arco di tempo che va dai 4 ai 18 mesi. Questo segmento rappresenta il 95% delle nostre attività e va a finanziare soprattutto agricoltori e allevatori (in ambito rurale) sarti, carpentieri in genere (in ambito urbano). Le donne rappresentano il 35% dei nostri beneficiari, un dato inferiore rispetto a molte esperienze sudamericane o africane ma ben motivato: infatti il nostro target preferenziale è costituito da piccole imprese familiari, dove lavorano uomini e donne ma è l'uomo, per ragioni culturali, a firmare i contratti anche per quel che riguarda l'accesso al credito. Noi cerchiamo di incoraggiare le donne, soprattutto in ambito rurale, a organizzarsi in gruppi solidali, nei quali ognuna garantisce reciprocamente per il credito ottenuto.Il 5% dei nostri crediti finanzia le piccole imprese con l'obiettivo di stimolare la produzione interna. Si tratta di finanziamenti medi di 11 mila dollari per periodi che arrivano fino ai due anni. I settori interessati sono in particolare pesca, agricoltura e orticoltura, industria di trasformazione alimentare e produzione di mobili.

Quali sono i risultati più importanti che avete ottenuto?
Possiamo dire di avere contribuito a frenare l'emigrazione: con un solo credito infatti riusciamo a dare stabilità a un posto di lavoro, con due crediti ne creiamo uno nuovo.

Fonte:Overseas

Ultime notizie

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

13 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Laura Tussi, la voce radicale della pace

13 Novembre 2025
Laura Tussi, la voce radicale della pace. Impegnata per la giustizia contro riarmo e discriminazioni. (Giorgio Cremaschi e Salvatore Izzo)

Il punto - La diplomazia resta uno strumento fragile

13 Novembre 2025
Le guerre in corso non sono eventi straordinari, ma parte di un problema in espansione. (Raffaele Crocco)

Dossier – I portuali contro le guerre nel mondo. Nord Ovest Europa (3)

12 Novembre 2025
Anche nell’Europa occidentale, dal Mar Mediterraneo all’Atlantico, i porti sono crocevia di armi. (Linda Maggiori)

Elezioni nel 2026: fare politica nella Gerusalemme occupata

11 Novembre 2025
Le elezioni in programma per il 2026 sono un punto cruciale per un futuro governo unitario in Palestina. (Monica Pelliccia e Alice Pistolesi)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad