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Aids: la lotta passa per un sogno
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"Finora l'atteso accordo del Wto dello scorso 30 agosto che doveva aprire le porte ai più economici farmaci generici (le copie dei farmaci sotto brevetto) da autoprodurre o importare nei Paesi più colpiti è rimasto praticamente lettera morta" - denuncia l'Associazione Nadir e ricorda che le vittime e i nuovi casi di infezione da Hiv hanno raggiunto picchi senza precedenti nel 2003, e la cifra è destinata ad aumentare ulteriormente a causa dell'espansione del virus in Asia centrale ed Europa dell'Est.
Le ultime stime globali delle Nazioni Unite - aggiornate a dicembre 2003 - mostrano che circa 40 milioni di persone nel mondo vivono con l'Hiv. Garantire a prezzi bassissimi gli indispensabili e finora quasi inaccessibili farmaci antiretrovirali ai milioni di malati di Aids che vivono in gran parte nei Paesi del Sud del mondo è forse il principale banco di prova che Paesi, organismi internazionali e Ong stanno affrontando in questi ultimi anni senza essere giunti, ancora, a una svolta.
Nonostante ciò - deuncia Nadir - il Fondo Globale per l'Aids, concepito e battezzato dai grandi della terra nel 2001, durante il G8 di Genova rischi oggi di restare mezzo vuoto. Dal giorno della sua nascita il Fondo ha raccolto poco più di 2 miliardi di dollari. Una cifra deludente se si pensa che le Nazioni Unite avevano sperato in un budget da 8-10 miliardi di dollari l'anno, la somma necessaria per garantire concrete speranze a milioni di malati.
Intanto l'Organizzazione Medici Senza Frontiere occoglie con soddisfazione la notizia che in Thailandia la multinazionale farmaceutica americana Bristol Myer Squbb (BMS) si è ritirata da una causa in corso dal 2001 rinunciando al brevetto sulla didanosina (ddl), uno dei farmaci anti-Aids inclusi nella lista dei farmaci essenziali dell'OMS. La rinuncia al brevetto consentirà all'industria nazionale tailandese di produrre un equivalente generico del farmaco così che il prezzo della terapia potrà essere sensibilmente ridotto.
All'undicesima Conferenza internazionale su i retrovirus e le infezioni opportunistiche (Conference on Retroviruses and Opportunistic Infection) che si è tenuta a San Francisco dall'8 all'11 febbraio, la Comunità di Sant'Egidio ha presentato il Programma Dream (Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition) di lotta all'Aids in Mozambico. Importanti i successi raggiunti: nell'interrompere la trasmissione del virus da madre sieropositiva a bambino (97-98%), nell'aderenza alla terapia nel tempo (94%) e sopravvivenza anche in casi di AIDS conclamato (90%). [RB]