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A caccia di acquirenti: la nostra visita alla Fiera di Verona
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Foto: Eos-show.com
Verona – Giovani coppie, amatori, appassionati e famiglie camminano incuriositi tra gli oltre 330 stand di EOS Show, l’evento che ha unito caccia, nautica e pesca al tiro sportivo, la difesa personale e la cinofilia dall’11 al 13 febbraio 2023 alla fiera di Verona. Organizzato dal Consorzio Armaioli Italiani e da Pintails S.r.l., l’European Outdoor Show è solo alla seconda edizione veronese ma ha già attirato le critiche di numerosi osservatori nazionali in quanto permette a tutti, senza distinzione di età e professione, di entrare in contatto con il mondo delle “armi comuni da sparo”, ossia tutte quelle armi legalmente disponibili in Italia.
Armi che non sono considerate da guerra perché rientrano, com’è stato possibile osservare nei quattro padiglioni espositivi, tra le armi da pesca, da caccia, sportive e per la difesa personale. Questa è a tutti gli effetti un’eccezione nel panorama fieristico europeo. Per esempio, la più grande fiera di settore che si tiene nel mese di marzo a Norimberga, non permette in alcun caso l’accesso ai minori. “Le autorizzazioni sono arrivate della Questura e dalla Figc. Per l’Ente Fiera di Verona i minorenni possono entrare. Se volete saperne di più, dovete chiedere a loro” ci rispondono allo stand di CONARMI, il Consorzio Armaioli Italiani a cui chiediamo spiegazioni in merito. “Ovviamente le armi sono disattivate e scariche. Per noi la sicurezza è al primo posto”. Per gli oltre 37.000 visitatori che quest’anno hanno potuto ammirare fucili, coltelli, pistole e anche kalashnikov, sono bastati 13 euro per ammirare le più interessanti novità di un settore, quello della produzione delle armi, che non sembra conoscere crisi.
A differenza dell’anno scorso, in cui la stessa CONARMI ammette che i numeri erano assai inferiori “perché era la prima fiera dopo la pandemia ed essendo tra aprile e maggio, pesca e caccia erano un po’ sottotono” quest’anno anche il Ministro per l’agricoltura e la sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, ha esaltato “un modello che rappresenta la parte buona della Nazione e che coinvolge persone per bene e tanti sportiviche ci onorano nel mondo portando risultati di eccellenza”. In effetti le cifre parlano di un mercato in costante crescita. Nel 2022 l’Italia ha prodotto oltre 1.140.000 armi sportive, l’87% delle quali esportato in tutto il mondo. Si tratta di un business da 7,5 miliardi di euro, circa lo 0,40% del PIL nazionale, in cui la disoccupazione, semplicemente, non esiste. “Questo mondo è importante per l’economia, ma anche per la cultura perché alcune armi sono vere opere d’arte” ha commentato il Ministro in visita ufficiale. Ed è così che tra una partita di softair, una competizione di razza canina vinta da un labrador di nome Messi, uno sguardo agli ultimi richiami per uccelli e una conferenza per discutere le recenti restrizioni sul commercio delle armi all’interno dell’UE, i molti giovani e giovanissimi che incontriamo si ritrovano di punto in bianco nel padiglione 11 e 12, totalmente dedicati alla caccia, al tiro sportivo e alla difesa personale.
È qui che aziende come Beretta, Perezza e Tanfoglio lasciano maneggiare a chiunque desideri le loro pistole. I fucili, se non da caccia, sono invece ben saldi al muro o in teche sigillate. “Si tratta di oggetti di massima precisione” ci spiega una promoter della Chiappa Firearms, famosa per la sua pistola semiautomatica CBR-9 Black Rhino, “ogni pezzo viene poi riportato in laboratorio e controllato”. L’attenzione all’incolumità fisica, effettivamente, è altissima. Tutti i prodotti sono legati allo spazio espositivo da un cavo d’acciaio, numerosi sono gli addetti alla sicurezza e ovviamente, tutti gli articoli sono privi di munizioni. Appena ci si rivolge a un venditore si è subito invitati a ottenere il porto d’armi e gli stand per i corsi di tiro sono molti e ben riconoscibili. Di fatto, se non si dimostra di avere delle competenze tecniche, difficilmente la conversazione prosegue dato che solo coloro che hanno almeno una licenza possono poi contattare l’armaiolo di riferimento e acquistare così il prodotto...