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23 marzo, Mestre: c'è un alternativa ad antenna selvaggia
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L'accordo firmato il 19 febbraio tra Comune e gestori di telefonia mobile si limita a prevedere, senza nessuna precisa scadenza temporale, lo spostamento di alcune antenne in siti più lontani dalle case di chi ha protestato.
Forse verrà migliorata qualche situazione, ma una vera svolta, con la riduzione generalizzata delle radiazioni elettromagnetiche, si può ottenere solo passando dalla antidiluviana tecnologia delle macro-antenne, a quella delle "microcelle", che possono ridurre anche di 100 volte l'esposizione dei cittadini all'elettrosmog.
Per la prima volta un Consiglio di Quartiere del nostro Comune, quello di Carpenedo Bissuola, ha chiesto ufficialmente, mercoledì scorso, di fare questa scelta, dando un parere nettamente negativo alle tre nuove antenne che vorrebbero installare nel Parco Bissuola e proponendo invece di passare alle microcelle.
I gestori tergiversano, perchè, dato il costo superiore da sostenere, vedrebbero minimamente diminuiti i loro enormi profitti. Il Comune non si è ancora dotato di un Regolamento che (in forza dell'art.6 della legge-base sulle antenne, la n.36 del 2002) obblighi i gestori a passare a tecnologie molto meno nocive. Per approfondire il tema "microcelle" dal punto di vista strettamente tecnico, con i Comitati contro Antenna Selvaggia abbiamo organizzato un
Convegno di studio
C'È UNA ALTERNATIVA AD ANTENNA SELVAGGIA:
LE MICROCELLE. IMPARIAMO A CONOSCERLE
martedì 23 marzo 2004 alle ore 19.30
presso la Sala del Centro Civico di Via Sernaglia - Mestre
Relatori sono il dott.Livio Giuliani, direttore Ispesl Veneto ed uno dei principali esperti italiani sui campi elettromagnetici, e il perito elettrotecnico
Dino Damian, esperto in impianti radio-Tv e di telefonia mobile, consulente di molti Comuni del Veneto per la minimizzazione delle radiazioni.
Sono invitati tutti i cittadini e in particolare i Consiglieri comunali e di Quartiere, che dovranno dare il loro contributo per la stesura del Regolamento Comunale e le nuove tecnologia
Michele Boato
direttore Ecoistituto del Veneto