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12 febbraio, Trento: Ostinati per la pace
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Nell'attesa di buone notizie sulla giornalista del quotidiano "Il Manifesto" di Giuliana Sgrena, il movimento per la pace del Trentino ritorna in piazza per chiederne l'immediata liberazione e la fine dell'occupazione militare dell'Iraq.
Sarà importante essere in tanti per chiedere libertà e giustizia per il popolo iracheno in un momento in cui proprio l'informazione è sotto attacco e con la revisione del codice militare penale che rischia di creare un censura preventiva sui giornalisti come Giuliana che cercano di raccontare i veri volti della guerra. Verrà rilanciato l'appello a cui è possibile aderire sul sito www.ostinatiperlapace.org
Rete di Lilliput e il Gruppo di Azione Nonviolenta invitano cittadini, gruppi e associazioni a raccogliersi dalle ore 16.00 di sabato 12 febbraio in largo Carducci, in centro storico a Trento dove si terrà un momento informativo sulla situazione in Iraq e sulle proposte di disarmo che a livello italiano si stanno elaborando all'interno del Network 'Controllarmi'.
Una giornata di raccoglimento e sensibilizzazione sull'impatto altamente negativo che le armi hanno nei confronti di uno sviluppo equo e sostenibile nei paesi del Sud del mondo. Ogni anno in Africa, Asia, Medio Oriente e America latina si spendono in media 22 miliardi di dollari per l'acquisto di armi, somma che avrebbe permesso a questi paesi di ridurre la mortalità infantile e materna (cifra stimata: 12 miliardi di dollari l'anno) ed eliminare l'analfabetismo (cifra stimata: 10 miliardi di dollari l'anno). Il totale delle spese militari mondiali in un anno è di 956 miliardi di dollari, mentre la spesa complessiva (in 11 anni!!) per raggiungere gli obiettivi del millennio per lo sviluppo sarebbe di 760 miliardi..si raggiungerebbero spendendo solo il 10% in meno in spese militari all'anno. Da segnalare l'adesione alla giornata nazionale della cooperativa del commercio equo Mandacarù che esporrà nelle botteghe dei materiali informativi.
Il momento previsto per il saluto del monumento al disertore viene rimandato ai primi di marzo per poi riprendere un percorso di approfondimento con due serate per riflettere sulla figura del soldato fra retorica del passato, attuale e i nuovi scenari di guerra.