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Spazio fisico
Morfologia. L'arcipelago delle Figi è situato sulla dorsale sottomarina che si spinge a est sino alle Tonga, a ovest alle Vanuatu , tra il 16o e i 20o30' di latitudine sud, i 177o di longitudine est e i 177o30' di longitudine ovest, a cavallo cioè dell'antimeridiano di Greenwich. Le isole sono allineate a forma di ferro di cavallo racchiudente il Mare di Koro: l'arco occidentale comprende le isole principali (Viti Levu, 10.497 km 2 ; Vanua Levu, 5.534 km 2 ; Taveuni, 562 km 2 ; Kandavu, 321 km 2 ecc.), quello orientale il gruppo delle Lau.
Le Figi, prevalentemente vulcaniche, si connettono ai grandi archi insulari della Melanesia, di origine continentale; ai margini e al di sopra degli apparati vulcanici, che, lungamente soggetti all'azione erosiva, conservano scarse tracce delle loro strutture originarie, si hanno sovente cospicue formazioni calcaree, attestanti le fasi di sommersione subite dall'arcipelago; in particolare predominante è la natura calcarea delle isole minori. Scogliere coralline orlano infine gran parte dell'arcipelago; frequenti sono gli atolli. Le isole maggiori sono prevalentemente montuose, raggiungendo i 1.324 m nel Monte Tomaniivi (sull'isola di Viti Levu); quasi ovunque ondulate o pianeggianti sono però le fasce litoranee, di origine alluvionale, che si affacciano su coste assai articolate, con insenature profonde, alcune delle quali, come la Baia di Suva, costituiscono ottimi porti naturali.
Clima e flora. Le Figi mancano di vere e proprie reti idrografiche; solo a Viti Levu si hanno corsi d'acqua di un certo rilievo, come il Singatoka, il Rewa e il Navua, che scendono a raggiera dai rilievi centrali verso il mare. Data la posizione astronomica, tra l'Equatore e il Tropico del Capricorno, le Figi hanno clima subtropicale, caldo-umido; gli eccessi termici sono però mitigati dalle brezze di mare. Le precipitazioni sono piuttosto abbondanti, con massimi (sino a 3.000 mm annui) sui versanti orientale e sud-orientale, direttamente investiti dagli alisei; le piogge sono particolarmente copiose nel periodo estivo, da novembre ad aprile, quando si possono anche manifestare ripetuti cicloni. Quanto alla vegetazione, la foresta, ricca di essenze, è ormai piuttosto degradata; le aree più asciutte sono ricoperte da ampie distese savaniche.