Economia

Già Paese prevalentemente agricolo, la Lituania si è notevolmente industrializzata dopo la seconda guerra mondiale.

Agricoltura. Poco meno della metà del territorio nazionale è coltivato e solo il 7% è occupato da praterie da pascolo. Notevoli sono stati gli interventi di bonifica che hanno consentito di prosciugare estese aree palustri. Le strutture produttive del settore agricolo erano rappresentate, nel 1987, da oltre un migliaio di fattorie statali e collettive, convenientemente meccanizzate. La produzione agricola fornisce cereali, patate, barbabietole da zucchero, ortaggi. Il patrimonio zootecnico assicura discrete quantità di carne, latte e uova.

Industria. Le principali attività industriali sono concentrate nei centri di Vilnius, Kaunas e Klaipeda, con prodotti dell'industria pesante, cantieri navali e materiali da costruzione. Altri settori sono rappresentati dalla robotica, dalla chimica, elettronica, meccanica, alimentare, dall'industria cartaria, del legno, calzaturiera e dell'abbigliamento. La produzione di energia elettrica è favorita dalla centrale nucleare di Ignalina.

Comunicazioni. La lunghezza della rete ferroviaria è di circa 2.000 km e quella stradale di circa 61.000. Vilnius, la capitale, è anche un importante nodo ferroviario e sede di un grande aeroporto internazionale; altri aeroporti internazionali sono quelli di Kaunas, Palanga e Siauliai. Klaipeda, oltre che base peschereccia con notevoli impianti di refrigerazione del pescato, è uno dei più attivi porti del Baltico.