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Ambiente umano
Popolamento. Data la sua posizione così appartata dalle vie del traffico, l'isola rimase a lungo disabitata; solo nel IX secolo vi giunsero dei monaci irlandesi, poi gruppi di Norvegesi, ai quali si deve il primo stabile popolamento dell'isola. Grazie ai vivaci commerci con la Norvegia, l'Islanda godette di una certa prosperità, il che favorì l'accrescersi della popolazione; ma il successivo duro dominio danese causò un ristagno economico e demografico: alla fine del secolo scorso gli Islandesi erano appena 80.000. Le conquiste dell'autonomia prima, della piena indipendenza poi, segnano le tappe della rip resa del Paese, passato dai 120.000 abitanti del 1930 ai 271.000 del 1997.
Distribuzione. Circa il 40% degli abitanti vive a Reykjavík, capitale e unica vera città del Paese; situata sulla più climaticamente favorita costa sud-occidentale dell'isola, è il principale centro portuale, libero tutto l'anno dai ghiacci; del pari assai attivo è l'aeroporto di Keflavík, a circa 50 km dalla capitale, sulla rotta transpolare per Anchorage (Alaska). La maggior parte della popolazione si concentra nelle fasce pianeggianti costiere, che ospitano varie cittadine con funzioni prevalentemente commerciali o di porti pescherecci come Akureyri, sbocco dell'Islanda settentrionale; Kópavogur e Hafnarfjördur hanno invece tratto vantaggio dalla vicinanza con la capitale.