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Spazio fisico
L'area del Montenegro vero e proprio è una zona calcarea interessata da vistosi fenomeni carsici e con scarsa vegetazione; a E, oltre il corso del fiume Zeta, si trova la Brda, regione di alteterre (monte Durmitor, 2522 m) ricca di boschi e pascoli. Il Montenegro è dunque essenzialmente montuoso, tranne nella sezione meridionale, occupata dalla bassa valle del fiume Morača , immissario del lago di Scutari; altri importanti fiumi sono la Piva, la Tara, la Čeotina e il Lim, che scorrono verso NW incidendo profonde vallate. Il clima è mite sulle coste e nell'immediato entroterra, per l'influenza del mare Adriatico; nell'interno assume caratteristiche continentali con estati calde ed inverni freddi, con una rigidità accentuata nelle valli di montagna e sui rilievi, dove in inverno sono abbondanti le precipitazioni nevose. La densità media di popolazione è di 45 ab. per km². La popolazione del Montenegro tende ad addensarsi sulle coste che, offrendo maggiori possibilità occupazionali grazie al turismo, hanno fatto registrare, insieme alla capitale Podgorica, una netta crescita demografica dagli anni Novanta del Novecento. Le maggiori componenti nazionali registrate con il censimento del 2003, sono quella montenegrina (40,64%), maggioritaria nel “cuore” della repubblica tra Nikšić, la vecchia capitale Cetinje e Podgorica, quella serba (30,01%) prevalente soprattutto nei comuni montani del N, quella bosniaco-musulmana (13,68%) diffusa particolarmente nella regione interna orientale, quella albanese (7,09%) concentrata nell'estremo meridione della repubblica, presso la città di Ulcinj (Dulcigno). I restanti centri costieri (Herceg Novi, Kotor, Tivat, Budva, Bar) hanno perlopiù una popolazione equamente ripartita tra le nazioni serba e montenegrina, che spesso in questa repubblica risultano difficilmente distinguibili tra loro se non per le dichiarazioni degli abitanti stessi, essendo entrambe caratterizzate dalle medesime lingua, religione e cultura. Il quadro demografico del Montenegro si completa con la menzione di circa 30.000 profughi dalle altre repubbliche della ex Jugoslavia, che non avendo ancora potuto (o non intendendo) rientrare nelle proprie sedi originarie, mantengono uno status giuridico incerto per quanto attiene alla loro cittadinanza e alla residenza. Per l'ambiente si veda la voce Serbia e Montenegro.