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Ambiente umano
Etnologia. La popolazione greca è caratterizzata da una forte omogeneità etnica, che è il risultato di complesse vicende storiche. L'ultima di esse, e non certo fra le meno drammatiche, fu lo scambio di popolazione tra la Grecia e la Turchia compiutosi nel 1923, alla fine della guerra greco-turca (1921-1923), sotto il controllo della Società delle Nazioni, in applicazione del Trattato di Losanna: in quell'anno infatti 607.000 Turchi lasciarono la Grecia e 1.222.000 Greci provenienti dalla Turchia giunsero in Grecia e furono sistemati per più della metà nella Tracia occidentale e nella Macedonia nelle zone lasciate dai profughi turchi, arrecando notevoli vantaggi all'economia di vaste aree in precedenza male e poco valorizzate.
Sviluppo demografico. Quanto alla consistenza demografica, l'incremento negli ultimi 120 anni è stato veramente cospicuo, specialmente se si considera l'intenso flusso migratorio che nei primi decenni di questo secolo privava il Paese in media di 30.000 unità all'anno, dirette in prevalenza verso l'America. La popolazione, che alla metà del secolo scorso si aggirava intorno a 1.020.000 abitanti, risultava raddoppiata all'inizio del secolo attuale. La densità è assai elevata, se considerata in rapport o allo sviluppo dell'economia greca che non è in grado di offrire redditi adeguati e decorose condizioni di vita alla manodopera in continuo aumento, parte della quale (oltre 20.000 persone all'anno) è ancora costretta a emigrare all'estero. Ingenti perm angono i movimenti migratori interni dalle aree esclusivamente agricole e silvo-pastorali a scarso reddito verso le pianure più fertili e specialmente verso i centri maggiori ed economicamente più sviluppati. Ne consegue che il già forte squilibrio nella distribuzione della popolazione tende ulteriormente ad accentuarsi, incrementando il fenomeno dell'urbanesimo e aggravando i problemi socio-economici con esso collegati.
Poli attrattivi. Le aree più densamente abitate sono attualmente l'Attica, specialmente per la presenza della conurbazione di Atene, le Isole Ionie (specie Corfù), quelle orientali di Lesbo, Chio e Samo, il Peloponneso occidentale e le pianure della Macedonia, rispettivamente con i centri di Patrasso e Salonicco ; quelle meno popolate sono le zone montuose più impervie dell'interno, specie nell'Epiro. I maggiori poli di attrazione delle migrazioni interne sono Atene, Salonicco e Patrasso, tutti centri portuali dotati di vari complessi industriali. Atene soprattutto ha conosciuto un'ingente espansione demografica ed edilizia negli ultimi settant'anni, passando dai 100.000 abitanti della fine del secolo scorso alla grande conurbazione con il Pireo che raggiungeva vent'anni fa i 3 milioni di abitanti, un terzo della popolazione di allora.






