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Economia
Petrolio e gas naturale. Le prime estrazioni petrolifere furono effettuate nel 1949 dal giacimento di Dukhan, oggi collegato con due oleodotti a Umm Said; successive prospezioni sottomarine portarono alla scoperta e allo sfruttamento dei giacimenti di Idd El Shargi e di Maydan-Mahsam al largo della costa orientale presso l'isoletta di Halul, cui sono attualmente collegati; in pratica l'attività estrattiva divenne preminente nell'economia del Paese solo con gli anni Settanta. Il petrolio, di cui si estraggono ogni anno 15-20 milioni di t, concorre per l'80% alle complessive esportazioni. Dal 1977 il Qatar, con successive acquisizioni delle maggioranze azionarie delle società estrattive operanti nel Paese (la Shell Company of Qatar e la Qatar Petroleum Company), detiene l'intero controllo del settore petrolifero nazionale con la Qatar General Petroleum Corporation. Sono altresì in corso di attuazione programmi per valorizzare il gas naturale estratto a Dukhan e a North West Dome e convogliato con metanodotto a Doha, dove viene utilizzato come combustibile per la produzione di energia elettrica e per azionare l'impianto di dissalazione dell'acqua marina. In mancanza di ulteriori ritrovamenti le riserve petrolifere dovrebbero però esaurirsi nell'arco di qualche decennio; il governo, che persegue un'attenta politica di controllo degli investimenti stranieri, attirati nel Qatar da esenzioni fiscali e da facilitazioni di vario genere, ha da tempo intrapreso un ambizioso programma di potenziamento economico volto a creare fonti di reddito alternative al petrolio.
Piani di sviluppo. I piani di sviluppo tendono a costituire la base di un'economia industriale affiancata a un'agricoltura in grado di assicurare il fabbisogno alimentare interno; tra gli obiettivi prioritari si collocano la realizzazione di ulteriori impianti per la dissalazione dell'acqua marina e la produzione d'energia elettrica, il potenziamento delle comunicazioni e dei trasporti, oltre che dell'edilizia, con particolare attenzione a quella scolastica e ospedaliera; i servizi sanitari e scolastici sono forniti gratuitamente a tutti i residenti. Già è stata incrementata l'agricoltura (tra l'altro frutta e ortaggi vengono prodotti in serra), ma soprattutto è rilevante lo sviluppo industriale: a Umm Said funzionano una raffineria, un gigantesco complesso petrolchimico (entrato in funzione nel 1981), un'acciaieria; a Umm Bab un cementificio.
Comunicazioni e commercio. Quanto alle vie di comunicazione, ai 1.210 km di arterie stradali che collegano Dukhan, Doha e Umm Said con i piccoli centri del Qatar settentrionale, si aggiunge il tronco (circa 100 km) che da Doha porta a Salwah, all'estremità sud-occidentale del Paese, e da lì si raccorda con la rete dell'Arabia Saudita, in particolare con la strada che partendo da Hofuf attraversa tutta la Penisola Arabica sino al Mar Rosso; è stata inoltre realizzata, congiuntamente con Abu Dhabi, un'autostrada costiera che interessa tutti gli Stati del Golfo Persico. L'aeroporto internazionale della capitale è in grado di accogliere i Jumbo Jet (il Qatar ha una consistente quota azionaria nella Gulf Air Company) ed è servito da una ventina di compagnie aeree straniere. Il commercio estero è rappresentato dalle esportazioni di petrolio (per il rimanente prevalgono i prodotti chimici e petrolchimici), mentre le importazioni riguardano in pratica ogni genere di prodotti industriali. La bilancia commerciale è in attivo: gli scambi si svolgono soprattutto con i tradizionali Paesi consumatori di pe trolio, come Giappone, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania.