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Spazio fisico
Morfologia. L'isola è strutturalmente un lembo marginale dello zoccolo archeozoico del Deccan, che fenomeni di eustatismo hanno separato dalla massa continentale asiatica. Il braccio di mare (Stretto di Palk) che divide l'isola dalla Costa del Coromandel è profondo poche decine di metri e nel Pleistocene esso non esisteva: oggi due lingue di terra dall'una e dall'altra parte rappresentano le vestigia del "ponte" che legava le due coste. All'interno dell'isola le rocce archeozoiche (graniti, gneiss, calcari cristallini) affiorano su ampie sezioni e culminano nel rilievo centrale del Pidurutalagala (2.527 m), vertice di un altopiano profondamente eroso, sovrastato da isolate alture e dorsali collinose che terminano con scarpate ripide sopra le pianure costiere. In queste, specie nella sezione nord-occidentale, si trovano terreni cenozoici con sovrapposizioni alluvionali recenti.
Idrografia e clima. Dal massiccio centrale scendono verso la costa, radialmente, vari fiumi, tra cui il Kala, il Kelani, il Kirindi e il Mahaweli , il più importante, lungo 332 km e in parte navigabile: più che come vie di comunicazione, i fiumi sono però sfruttati a scopo irriguo. Il loro regime alterna forti magre a piene copiose, poiché risente della periodicità monsonica delle precipitazioni, che cadono in prevalenza da maggio a settembre. Quantitativamente esse variano alquanto da zona a zona per effetto dell'azione di schermo esercitata dal massiccio centrale. Così nella parte meridionale, direttamente investita dal monsone, si hanno 2.500 mm annui e anche più sui rilievi, mentre sul lato settentrionale si scende sino a 1.000 mm. Le temperature sono quelle dei climi caldo-umidi, di tipo equatoriale, e oscillano tra i 26 e i 28 °C.
Flora e fauna. In rapporto alle precipitazioni si trovano diverse coperture vegetali, rappresentate sia dalla foresta equatoriale sempreverde (con piante gigantesche, come il Dipterocarpus zeylanicus, detto localmente hora), sia dalla foresta di caducifoglie, sorta di savana alberata (talava ), che in certe zone, come nel Nord, accoglie anche specie xerofile. Benché la fauna di Sri Lanka dimostri una certa affinità con quella dell'India meridionale, nell'isola vivono ancora numerose specie endemiche come, tra le scimmie, il macaco di Ceylon e il Presbitys senex , quest'ultimo simile all'entello (anche questo è presente nelle foreste, dove vive pure il lori gracile). Sempre tra i Mammiferi si trovano l'elefante, da alcuni autori ritenuto una sottospecie di quello asiatico, il ghiro spinoso, ormai diffuso in tutta l'Asia del Sud, e l'orso labiato. Tra i Rettili sono rappresentati alcuni camaleonti e tutti i generi di serpenti della famiglia Uropeltidi: l'uropeltide gigante è esclusivo di Sri Lanka, dove vive nelle zone boscose e umide. Numerosi infine i galli e i pavoni ancora allo stato selvatico.