Storia

L'antica Persia.

L'Iran, prima di essere occupato dalle tribù ariane, fu sede nella sua parte occidentale del regno elamita con capitale a Susa, che durante il II millennio a. C., sotto influenze mesopotamiche, ebbe una parte culturale importante fra la valle del Tigri, la catena degli Zagros e il litorale del Golfo Persico. Le tribù indeuropee, le cui prime sedi furono probabilmente le steppe della Russia meridionale e della Transcaucasia, mossero verso S intorno alla metà del II millennio. Fra le tribù di stirpe iranica stanziatesi nella parte occidentale dell'altopiano emergono per importanza gli Sciti, la cui supremazia fu di breve durata, i Medi, già citati negli annali assiri nell'836 a. C., il cui regno, con capitale Ecbatana, giunse dall'Elam all'Urartu, e principalmente i Persiani Achemenidi. Questi ultimi, dapprima sovrani di un piccolo regno nella regione di Pārsa, semindipendente sotto Assiri ed Elamiti, e poi vassallo dei Medi, giunsero a dominare in breve tempo quasi tutto il mondo antico, particolarmente sotto Ciro il Grande e Dario I (sec. VI-V a. C.), coi quali l'impero achemenide si estese dalla Tracia e dall'Egitto a occidentale sino al Gandhāra e alla valle dell'Indo a oriente. Tale impero, caratterizzato da una cultura composita e cosmopolita, grandiosa sintesi delle antiche civiltà della Mesopotamia, Siria, Egitto e Asia Minore, nel sec. IV a. C. cadde in pochi anni sotto i colpi di Alessandro Magno, che aprì la strada a una profonda ellenizzazione sia politica sia culturale dell'Iran, continuata sotto i Seleucidi. Presero quindi il sopravvento sull'altopiano iranico i Parti (sec. II a. C.-III d. C.), originari del Khorāsān, mentre l'estremità orientale dell'Iran era dominata, nei primi due secoli della nostra era, dal regno dei Kuṣāṇa. Una reazione nazionale iranica fu costituita dal sorgere della dinastia sassanide (sec. III-VII), originaria del Fārs, il cui impero fortemente centralizzato, con capitale a Ctesifonte in Mesopotamia, è segnato da un riassorbimento degli elementi ellenistici penetrati in Iran nelle epoche precedenti e da una rinascita delle tradizioni nazionali e della religione mazdea.